Precari scuola: “Naspi a rischio perché non ci hanno versato i contributi”
All’Inps, che riesaminerà d’ufficio le domande, non risultano versati mesi di contributi da parte del Ministero delle Finanze

Bologna, 5 lug. – Per i supplenti il termine dell’anno scolastico rappresenta l’inizio di un periodo di disoccupazione certa. Unica soluzione in attesa del nuovo incarico è rappresentata dalla Naspi, l’indennità mensile di disoccupazione. Quest’anno però, numerosi docenti precari non potranno contare nemmeno su quella (almeno per ora), perché la loro richiesta sul sito dell’Inps è stata inaspettatamente respinta. Presi contatti con l’Istituto nazionale, è stato loro spiegato che non risulta visualizzabile negli archivi “la contribuzione che il Ministero delle Finanze avrebbe dovuto pagare” in questi mesi. Diffondendo così la comunicazione sulla pagina Facebook del Coordinamento Precari/e della Scuola, la situazione si è rivelata più diffusa del previsto: c’è chi scrive “io li ho avuti pagati – i contributi – da ottobre a dicembre, poi basta. Ho lavorato fino al 14 giugno e la domanda mi è stata rigettata il 2 luglio dell’Inps Bologna”, oppure ancora “alcuni vedono i contributi fino a gennaio, altri novembre, altri nemmeno uno da settembre”. La situazione quindi cambia da persona a persona, Silvia Casali del Coordinamento Precarie di Bologna spiega: “Nel migliore dei casi i contributi arrivano fino a gennaio, nel mio caso io non ne vedo nemmeno uno”. E Silvia è una delle tante supplenti che hanno lavorato per l’intero anno scolastico per una sostituzione maternità.
Questa mattina gli insegnanti e le insegnanti precarie del Coordinamento di Bologna e Modena hanno quindi organizzato un’azione comunicativa davanti alla sede dell’Inps di Bologna, dalle ore 8.00. La dirigenza si è detta disponibile ad un incontro, fissato per mercoledì 11 giugno, ma intanto gli uffici hanno comunicato che “da parte del Ministero delle Finanze era una situazione prevedibile”. In una nota inviata a Radio Città del Capo, l’ufficio stampa di Inps precisa che “la sede sta contattando il Provveditorato per sollecitare un’accelerazione dei tempi di versamento dei contributi al fine di consentire all’Inps di erogare le prestazioni spettanti”. A questo punto la palla passa quindi all’Ufficio scolastico regionale e a tutti gli Istituti Comprensivi che hanno eseguito la chiamata per coprire le supplenze. Nel frattempo, anche Flc-Cgil di Bologna ha sollevato il problema, che Inps ammette essere “particolarmente accentuato in quest’anno scolastico”. Aggiungendo infine “che procederà al riesame automatico d’ufficio delle domande stesse”.
Da parte di chi ha organizzato l’azione questa mattina, rimane il sospetto che “la questione sia politica”, per questo vogliono “ottenere delle risposte che vanno oltre il livello meramente amministrativo” chiedendo un incontro al direttore dell’Usr Stefano Versari. “Attendiamo ancora risposta – anticipa Maria Chiara – e qualora non dovesse arrivare, valuteremo presidi e mobilitazioni che abbiano come obiettivo anche l’Ufficio scolastico”.