Polizia ai Prati di Caprara, i maestri di yoga allontanati dal bosco

Bologna, 21 giu. – Niente yoga ai Prati di Caprara. La Polizia municipale di Bologna è  intervenuta questo pomeriggio per impedire al comitato ‘Rigenerazione no speculazione’ di fare l’iniziativa in programma oggi dentro l’ex area militare. Uno dei tanti appuntamenti di protesta organizzati per contestare il progetto di riqualificazione del Comune, che nell’aria verde – come previsto dal Poc – intende costruire un nuovo quartiere. “Ci hanno intimato di non entrare nell’area verde altrimenti ci avrebbero denunciato“, spiegano dal comitato. I pochi che avevano già messo piede nel parco sono stati accompagnati all’uscita.

L’appuntamento con lo yoga ai Prati di Caprara era alle 16 di oggi. Ma nel pomeriggio, insieme ai cittadini, nell’ex area militare si sono presentati anche i vigili urbani e poliziotti in borghese che hanno spiegato il divieto. “Ci hanno detto che la zona è di proprietà di Invimit e che sono tenuti a impedire a chiunque di entrare. Inoltre hanno spiegato che il terreno è pericoloso visto che sono state trovate bombe e altro materiale bellico risaltente alla seconda guerra mondiale. Se davvero il terreno fosse stato pericoloso in questi anni ci sarebbero stati tantissimi morti, invece non è stato così”. Il comitato insomma non ci sta. “Caro Comune di Bologna- scrive in un secondo post- ma non hai proprio niente di meglio da fare che mandare vigili urbani e 113 per impedire a un gruppo di cittadini attivi di ripulire una porzione dei Prati di Caprara per consentire a un altro gruppo di cittadini di farci yoga? Per esempio, gli spacciatori in piazza Verdi o quello che di solito anima le cronache dei quotidiani locali”. I maestri di yoga con i loro allievi hanno comunque fatto i loro esercizi come previsto e annunciato, ma non direttamente nel parco bensì in una fascia di terreno adiacente.