Bologna, 19 nov. – “Performigrations: la gente è il territorio” è il titolo di un progetto europeo che, attraverso le nuove tecnologie e l’arte indaga il tema della mobilità in tutte le sue declinazioni: mobilità della cultura, mobilità tecnologica, flussi migratori. Lo fa grazie a un network composto da istituzioni di sette Paesi europei (Italia, Regno Unito, Grecia, Portogallo, Austria, Malta) e delle province canadesi dell’Ontario, del Québec, e della British Columbia. Tra queste l’Università di Bologna, che coordina il progetto.
La questione della mobilità da e verso l’Europa verrà affrontata partendo dallo storytelling, dai racconti di chi arriva in Europa e chi ha deciso di lasciarla per scoprire cosa vuol dire sentirsi europei oggi.
Un tema fondamentale per il rettore Ivano Dionigi, che dichiara: “Ci abbiamo messo tanto a fare l’Europa economica, ora va fatta quella politica”. Sostegno anche da parte dell’ex rettore e ora direttore di Genus Bononiae Fabio Roversi Monaco che descrive Performigrations come “un grande progetto, ambizioso, da far capire alla città. Importante sotto il profilo economico ma ancora di più per l’opportunità di sviluppo professionale dello staff coinvolto, la circolazione transnazionale di opere e operatori”.
Opportunità che verrà concessa in particolare a 7 artisti fra Canada ed Europa. Il cuore del progetto è infatti un’installazione artistica itinerante e interattiva, che verrà realizzata dai sette artisti selezionati tramite un bando pubblico.
L”installazione dialogherà con eventi culturali di rilievo in ognuna delle sette città ospitanti (Bologna, Atene, Klagenfurt, Lisbona, Montreal, Toronto, Vancouver) ma verrà diffusa anche attraverso i social media e la tecnologia mobile.
A Bologna oltre all’Alma Mater Studiorum sono coinvolte altre due istituzioni: Genus Bononiae – Musei nella città (che ospiterà l’installazione nel giugno 2015 e curerà la comunicazione) e Biografilm (che collaborerà alla progettazione dei contenuti per l’installazione e coordinerà una serie di attività culturali legali a Performigrations nell’ambito dell’edizione 2015 del Biografilm Festival).
Il progetto ha convinto i valutatori anonimi dell’Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura (EACEA) all’interno del programma EU Cultura, che non solo l’hanno selezionato nella ristretta rosa dei dodici progetti approvati sulle 112 proposte pervenute per l’anno 2013, ma gli hanno anche assegnato il massimo contributo possibile per progetti di questo genere: 425.000 €. “A Bologna è la prima volta che vince un progetto così” – spiega la docente Elena Lamberti, referente insieme a Paolo Granata per il dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne dell’Unibo – “Ne è stato apprezzato proprio il carattere innovativo, che in un momento di crisi cerca di rispondere con soluzioni nuove, diffondendo i risultati della ricerca attraverso la cultura. La nostra idea è quella di innovare i progetti di ricerca, legandoli al territorio e alla comunicazione. Un’idea di cultura che può dare posti di lavoro e opportunità.”
I referenti auspicano di doppiare i finanziamenti ricevuti dall’UE grazie al contributo di sponsor, aziende ed altri operatori del settore culturale.
Elena Lamberti e Paolo Granata spiegano il progetto e i caratteri innovativi che ne hanno determinato la selezione da parte dell’UE
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