Per la Lega un’altra diffida per frasi contro i rom
Nuova diffida dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali per frasi leghiste contro i rom. Manes Bernardini era intervenuto sul caso Ospedale Maggiore di Bologna

Bologna 22 apr. – Nuova diffida dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (Unar) nei confronti della Lega Nord per frasi contro i rom. Questa volta è toccato a Manes Bernardini che, oltre che consigliere comunale e regionale, è responsabile nazionale immigrazione.
E’ stato lo stesso Bernardini a renderlo noto, contro di lui è stata aperta un’istruttoria dopo diverse segnalazioni relative al caso Ospedale Maggiore di Bologna pervenute al sito Unar. Nel mirino un comunicato stampa dell’ottobre scorso in cui Bernardini scriveva “i rom hanno dimostrato di non volersi integrare per primi, bisogna iniziare ad usare tolleranza zero soprattutto all’Ospedale Maggiore”. Per Unar queste frasi alimentano stereotipi e diffidenza nei confronti di tutta la popolazione rom.
Bernardini ha replicato chiedendo la chiusura di Unar (“visto che Renzi sbandiera i tagli alla spesa pubblica”) e affermando di non lascarsi intimidire, né mettere il bavaglio dallo Stato.
La campagna della Lega Nord a Bologna era partita dalla presenza di rom che chiedevano l’elemosina intorno all’ospedale e usavano i bagni. A Piacenza invece il leghista Stefano Cavalli era stato diffidato per aver chiesto di spostare i fondi regionali per i campi nomadi a favore delle vittime della crisi.