10 lug. – Marconi Express, CCC e Tper non si arrendono alla bocciatura dell’Autorità per gli appalti pubblici sul contratto per il People Mover e fanno ricorso al Tar del Lazio. La conferma arriva dal presidente di CCC, Piero Collina convinto della validità e delle correttezza dei passi finora compiuti. L’autorithy aveva chiesto di rivedere la compagine societaria per realizzare e gestire la monorotaia e aveva sollevato dubbi sulle competenze di Tper come gestore.
Nel frattempo arriva il piano economico dell’opera, atteso dalla fine del 2011. La palla torna a Palazzo d’Accursio che dovrà dire la sua entro 90 giorni, quindi i primi di ottobre. Un piano che pare essere modellato su alcune indicazioni dell’Autorità: il CCC dovrebbe restare in società per tutti i 35 anni di concessione e la quota di Tper non dovrebbe superare il 25%, riducendo così la possibile esposizione a rischi economici per il Comune di Bologna, tramite la partecipata.
Collina conferma comunque che una revisione dei patti parasociali è già all’esame. Secondo Collina l’attuale interpretazione dell’autorità rischia di bocciare il project financing in Italia, perché obbliga l’impresa che promuove il progetto a restare nella compagine societaria.
Il Comune di Bologna invece ha scelto di non fare ricorso, a differenza di quanto dichiarato due mesi fa dall’assessore Andrea Colombo. L’opera resta un punto dolente per la maggioranza, con i consiglieri di Sel scettici sul progetto. Piero Collina però non è preoccupato che il Comune rinneghi il progetto: “Io guardo le carte e il People Mover fa parte del piano per le attività del 2013″.
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