29 nov. – Qual è il futuro del fumetto? Stanno facendo capolino le prime esperienze di “strisce” nate per il digitale, sono tavole pensate per essere lette con un device digitale, magari un tablet, attirando un pubblico, quello dei nativi digitali, che per ora sembra meno appassionato alle vignette rispetto ai loro coetanei del passato. E’ un mondo che lascia la carta e si apre alle animazioni. Eppure i fumetti riescono ad avere il loro pieno riconoscimento quando riescono ad essere stampati. Ce ne parla a @Pensatech Dario Custagliola (@Dario_Cust) di Lo Spazio Bianco (@lospaziobianco). Apripista sul tema sono Dc e Marvel, i due giganti del fumetto americano. “La sfida è renderli economicamente interessanti anche solo sul digitale senza dover passare sulla carta” ci dice Custagliola. I fumetti digitali per esempio hanno lo scroll digitale per non dover caricare tutte le pagine una a una. Ci sono esperimenti interessanti nel come verticalismi.it, ma secondo Custagliola “il kindle per fumetti ancora non è stato inventato”.
Guardando al fumetto italiano. I fumetti della Sergio Bonelli editore sono grandi giusto giusto come un tablet. La casa editrice dello storico Tex sta già pensando al digitale, ma Luca Del Savio della Bonelli ci avverte: “Migrare al digitale vero e proprio richiede un completo ripensamento ancora difficile”.
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