19 lug. – Uno sciopero di 4 ore a fine turno e un presidio davanti alla sede di Confindustria regionale in via Barberia a partire dalle 14.30 per il prossimo lunedì 23 luglio. Fiom Cgil reagisce così all‘esclusione dal tavolo che deve discutere del nuovo contratto nazionale di settore. Per Federmeccanica è condizione imprescindibile partire dal contratto separato del 2009 ma la Fiom non ci sta e richiama all’accordo del 28 giugno 2011 firmato da Cgil, Cisl e Uil con Confindustria. Un accordo che doveva servire proprio a bloccare i contratti separati. La piattaforma di Federmeccanica inoltre chiede deroghe sui minimi salariali, mette in discussione il pagamento dei primi tre giorni di malattia, aumenta l’orario di lavoro fino a rendere obbligatorie le 250 ore di straordinario da fare anche il sabato.
Per il segretario regionale Fiom Bruno Papignani bisogna chiedersi “quali sono le relazioni sindacali che si vogliono in Emilia Romagna”. “Faremo una contrattazione aziendale molto diffusa” ha detto Papignani, richiamando a quella via emiliana che ha caratterizzato anche in altri momenti le relazioni industriali in questo territorio.
Quanto alla condivisione da parte della Cgil delle iniziative Fiom alla presentazione bolognese c’era anche il segretario regionale Vincenzo Colla. “Questa impostazione non può essere accettata – ha detto – se Confindustria vuole andare alla prova di forza siamo pronti”.
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