27 dic. – Non si fa attendere la replica del numero uno delle tute blu bolognesi della Fiom, Bruno Papignani, alle parole del segretario Cisl: “Alberani è alla ricerca di una sua collocazione perché fa sempre meno il sindacalista“. L’ultimo episodio della guerra a distanza tra Fiom e Cisl sotto le Due torri è iniziato con le parole di oggi del leader del sindacato cattolico, Alessandro Alberani, che aveva chiesto a Unindustria di prendere provvedimenti nei confronti di quelle aziende che nei mesi scorsi hanno firmato accordi con la Fiom non in linea con il contratto nazionale del 2009, contratto firmatoda Cisl, Uil e Confindustria.
Per Papignani i cugini della Cisl, dopo Pomigliano e la firma a Mirafiori, avrebbero un “metodo che sfiora il fascismo sindacale” perché “tentano di escludere la Fiom”. Secondo la Fiom, Alberani tenterebbe di fare “la stessa operazione anche a Bologna” colpendo le aziende che hanno scelto di firmare accordi con il sindacato dei meccanici della Cgil.
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