10 mag.- L’Ospedale Maggiore ha inaugurato oggi diversi nuovi reparti e strutture frutto di un investimento di 37 milioni di euro. Si tratta di 3 nuovi blocchi Operatori, per un totale di 12 nuove sale operatorie, il nuovo reparto di rianimazione, la nuova terapia intensiva, Cardiologia e una centrale di sterilizzazione che serve tutti gli altri reparti dell’ospedale. Infine, ha aperto la nuova Centrale Operativa del 118 di Bologna.
E’ stato spiegato che la rianimazione e la terapia intensiva sono stati realizzati con un occhio rivolto ai familiari dei degenti: le sale ricovero sono open space e i familiari possono accedervi senza restrizioni con un orario esteso, dalle 14.30 alle 19.30, tutti i giorni. Sono inoltre disponibili nuove sale d’attesa ed una sala colloqui riservata agli incontri tra familiari ed equipe sanitaria. I letti dei pazienti sono dotati di macchinari di nuova generazione che monitorano le funzioni vitali. Sono presenti anche dei video touch screen tramite i quali è possibile programmare da una postazione centralizzata le terapie personalizzate per ogni malato.
La nuova cardiologia è collegata direttamente al Pronto Soccorso e alla pista di atterraggio dell’elicottero, situata sul tetto dell’edificio D. Il reparto ha 20 nuovi posti letto in camere da 2 o 3 posti. I pazienti possono muoversi anche nella sala d’attesa adiacente la sala di ricovero, restando monitorati per telemetria (12 persone alla volta). Rinnovati anche i settori UTIC, Emodinamica ed Elettrofisiologia. Queste aree specialistiche sono attrezzate con le più moderne apparecchiature per l’analisi, il monitoraggio del cuore e delle arterie e permettono interventi d’avanguardia come l’angioplastica coronarica. Elettrofisiologia è dotata di un angiografo digitale in grado di ricostruire in 3D le camere cardiache e permettere al medico di navigare il cuore a 360°.
Raddoppia la disponibilità delle sale operatorie: 3 nuovi blocchi per 12 sale operatorie totali più una farmacia dedicata. 6 sono dedicate all’emergenza, mentre le altre 6 agli interventi programmati. In ogni blocco 6 recovery room per permettere al paziente un risveglio protetto. Le sale operatorie sono attrezzate con sistemi di telecamere e schermi touch screen in modo da consentire ai medici di visualizzare i dati di tutti i macchinari disponibili.
foto di Paolo Righi Meridiana Immagini
Infine, la nuova Centrale Operativa del Pronto Soccorso, attrezzata con la completa integrazione degli apparecchi radio, telefonici e computer, gestiti simultaneamente da un’unica postazione. Vengono utilizzati database telefonici e cartografici per ridurre al minimo l’errore di localizzazione delle chiamate e le ambulanze sono costante monitorate: l’operatore dalla Centrale può sapere in ogni istante posizione, velocità e stato dei mezzi di soccorso e quindi individuare quello più vicino al luogo di intervento.
La nuova Centrale lavora in stretta collaborazione con i reparti, rilevando già durante il primo soccorso in strada la possibilità di un ricovero senza passare dal Pronto Soccorso. Questa procedura, denominata percorso fast, ha consentito negli ultimi anni una riduzione del 46% della mortalità per infarto.
Nel corso della presentazione, l’assessore regionale alla Sanità Carlo Lusenti ha spiegato che la sanità emiliano romagnola ha chiuso il bilancio in avanzo di 20 milioni di euro. Il dato emerge da un’analisi del Ministero dell’Economia effettuata la settimana scorsa. Grande soddisfazione, anche se i tagli per il 2013 arrivano a 260 milioni di euro. Lusenti ha proseguito invitando il Governo ad inserire la Sanità tra le priorità nazionali: “Non ce la faremo da soli. Anche se siamo la prima Regione in cui farsi curare in Italia”.
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