Omicidio Lorusso. Il libro di Franca Menneas

Radio Città del Capo - Omicidio Lorusso. Il libro di Franca Menneas

Bologna, 11 mar. – “Probabilmente l’uso delle armi è stato veramente eccessivo e si poteva evitare, evitando così una morte inutile”. Franca Menneas descrive così le condizioni in cui si è consumato l’omicidio dello studente Francesco Lorusso, in via Mascarella, 38 anni fa. Lo fa nel libro Omicidio Francesco Lorusso. Una storia di giustizia negata, Pendragon, 256 pp, 16 euro, in uscita proprio oggi.
L’idea del libro nasce quando l’autrice intervista il padre del ragazzo per la propria tesi di laurea in storia contemporanea. Per la prima volta le carte giudiziarie vengono intrecciate con le interviste ai testimoni di una giornata e di un periodo che ha segnato la storia di Bologna. Così Menneas scopre la distanza fra la “narrazione che si è stratificata nella memoria dei bolognesi” e ciò che è ralmente accaduto.

Il libro spiega perché non si è mai arrivati a una verità giudiziaria sulla morte dello studente di medicina e militante di Lotta Continua. “Principale indiziato” è il carabiniere ausiliario Massimo Tramontani, ma il sostituto procuratore Romano Ricciotti, che svolge le indagini preliminari sull’omicidio Lorusso, chiede l’archiviazione per il militare (e per il suo superiore, il capitano Pietro Pistolese), basandola sulle “disposizioni vigenti in materia di uso delle armi da fuoco da parte della forza pubblica e in particolare della legge Reale“, approvata due anni prima.

Sul libro, sostenuto attraverso il crowdfunding, l’autrice si confronta oggi, fra gli altri, con Luca Alessandrini, direttore dell’Istituto storico Parri, dalle 18 alla Libreria Coop Ambasciatori in via Orefici.
Oggi sono previsti alle 10 la commemorazione davanti alla lapide in via Mascarella e alle 18 da piazza Verdi il corteo “Franesco vive nelle lotte” promosso dagli studenti del Collettivo universitario autonomo, che ha indetto una tre giorni su Lorusso partita ieri.