OLÉ Festival. La tre giorni sull’editoria indipendente

11 maggio – Tre giorni per riflettere sul valore del libro che, prima di essere merce, è uno strumento di riflessione esistenziale, sociale e politica. L’OLÉ Festival è un festival fatto di auto produzioni, editoria indipendente, workshop e musica che si tiene a Xm24 e che “nasce da un percorso lungo quindici anni, iniziato da esperienze come quella del Crack di Roma“, spiega ai microfoni di Piper uno dei curatori dell’evento. Ed è proprio dal festival romano in questione che  proviene Valerio Bindi il quale, venerdì 12 maggio alle 18.30, presenta La rabbia: “un fumetto composto da otto inedite storie di rabbia sociale ed esistenziale. É un libro che raccoglie opere di fumettisti nati all’interno del Crack e, il fatto che è uscito per Enaudi, ci pone di fronte ad una interessante riflessione sul legame che ci potrebbe essere tra editoria indipendente ed editoria di larga scala”.

Tre giorni di mostre e presentazioni, come nel caso di Costruire evasioni, “un’opera del collettivo Prison Break Project che si interroga sulla repressione e e sui suoi risvolti penali dal G8 di Genova fino ai No Tav”, oppure come nel caso di Fiabe migranti, “un libro autoprodotto, figlio di un processo collettivo che ha portato alla scrittura di fiabe ispirate a storie vere di bambini immigrati che hanno vissuto sulla loro pelle un’esperienza di sgombero di un campo profughi greco”.  Sono previsti momenti di dibattito, come in occasione della tavola rotonda di sabato dedicata al rapporto tra auto produzione e fumetto che vede la presenza di organizzatori di altre rassegne nazionali, come Federico Fabbri del Borda Fest di Lucca, ovvero, l’iniziativa sulle autoproduzioni parallela al Lucca Comics, e Ivan Manuppelli di AFA (Milano).

Parallelamente alle mostre, è prevista una parte musicale: “Partiamo venerdì con una proposta artistica più hip hop e finiamo sabato con i Marnero, band hardcore molto vicina alla realtà di XM24″.

Il programma dell’ OLÉ Festival è consultabile sul sito www.xmole.noblogs.org.

Antonio Ciulla