Occupazione Crash. Frascaroli spinge per la “custodia sociale”
Emily Clancy di Coliazione Civica chiede invece di ‘aprire un ragionamento sugli spazi abbandonati’. Dice ‘no’ all’occupazione la Lega

Bologna, 9 apr. – Dai banchi della maggioranza del Consiglio comunale di Bologna si alza una voce in favore del collettivo Crash, che qualche giorno fa ha occupato un edificio in via Don Fiammelli: e’ quella dell’ex assessore Amelia Frascaroli, che dall’aula di Palazzo D’Accursio invoca una riflessione sul tema della “custodia sociale” degli immobili abbandonati riprendendo, cosi’, la proposta avanzata da Crash. La stessa cosa fa Emily Clancy di Coalizione civica, mentre boccia l’occupazione la Lega. “Vi invito fare un giretto in via Don Fiammelli, vi troverete di fronte- afferma Frascaroli- ad un grande edificio anni Settanta, uno dei veri mostri dalle speculazioni immbiliari, di proprieta’ di una banca che ha gettato sul lastrisco migliaia di cittadini e che oggi potrebbe essere rigenerato come luogo di aggregazione sociale, solidarieta’, mutualismo e cultura secondo le caratteristiche storiche che hanno sempre connotato la presenza di Crash per 17 anni nel territorio del Navile”. Crash rappresenta un’esperienza “produttrice di valore sociale, cultura e aggregazione giovanile: oserei definirla una piazza Verdi in positivo”, continua l’ex assessora, pero’ finora l’attivita’ di “pontiere” svolta dal Comune verso i proprietari di immobili non ha dato risultati: da qui l’azione “salva-spazi” compiuta da Crash, di fronte alla quale “si deve e si puo’ cogliere questa occasione per aprire un dibattito in citta’ sullo stato in cui versano gigantesche strutture edilizie inutilizzate”. Per Frascaroli, “e’ il momento giusto per concepire una volonta’ della Giunta e del Consiglio sul tema degli spazi, per far nascere da luoghi di abbandono e degrado progetti di custodia sociale sul territorio. Pensiamoci seriamente”.
Crash occupa uno stabile in Corticella
Gli attivisti di Crash “non stanno chiedendo uno spazio”, afferma invece Emily Clancy di Coalizione Civica: “Chiedono all’amministrazione, con un’occupazione simbolica, di aprire una discussione su cosa si vuol fare di spazi pubblici e privati abbandonati”. Clancy ricorda che Coalizione civica ne ha mappati 268 tra Bologna e prima cintura: “E’ normale che associazoni e collettivi si interroghino se e’ giusto che restino abbandonati”, continua la consigliera di opposizione, suggerendo “usi temporanei” e “custodie sociali”. Del resto, per l’edificio di via Don Fiammelli “ha fatto di piu’ Crash in questi due giorni di tutte le proprieta’ in 30 anni e anche dell’amministrazione”, punge Clancy: dunque, “vogliamo aprire un ragionamento a tutto tondo sugli spazi abbandonati? Secondo me la risposta e’ si’”.
Dall’ultimo sgombero, Crash ha avviato “un tour che assomiglia molto a quello del Monopoli”, dichiara infine Umberto Bosco della Lega, ma “il passaggio dal via e’ stato sostituito con Palazzo D’Accursio e il passaggio in prigione invece, essendo in Italia, e’ stato abolito”. Detto cio’, gli attivisti di Crash “sono abili comunicatori e riescono a dare dignita’ ad un reato, rinominando un’occupazione abusiva in azione salva-spazi”, dichiara il leghista: ma “e’ troppo facile che dire che le loro attivita’ hanno valore sociale e pretendere che la comunita’ si privi di spazi per darli loro a titolo gratuito”. Dal Pd, il capogruppo Claudio Mazzanti non cita Crash ma, piu’ in generale, interviene sul tema delle aree di proprieta’ non comunale che restano inutilizzate e vengono occupate. Spesso tocca al Comune intervenire per sgomberare e pulire, ma per Mazzanti bisogna “quantificare i costi e farseli pagare” dalle proprieta’: che si tratti “del Demanio, dei militari, delle Ferrovie o di privati” (Dire).