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Nuovi Sert. Fp-Cgil: “Ora la scelta è politica, il rischio è lasciare in strada le persone”

Bologna, 9 ott. – “Abbiamo messo al sicuro i lavoratori, ormai è una scelta politica”. Così Gaetano Alessi di Fp-Cgil, commenta l’esito dell’incontro che si è svolto ieri in Prefettura tra sindacati e Ausl per discutere del piano di riorganizzazione dei Sert. Se da una parte infatti “c’è la disponibilità dell’azienda di coprire il turnover dei medici e degli psicologi e di aumentare il personale infermieristico, resta il nodo politico: la città di Bologna può permettersi di chiudere un centro – il Sert Navile di via Fioravanti 10 – di accoglienza e di assistenza per i tossicodipendenti vicino alle principali piazze di spaccio della città?”. Per questo si è deciso di sospendere la mobilitazione, ma è stato fissato un ulteriore aggiornamento l’8 di novembre, sui singoli passaggi del progetto; fino a quella data gli utenti non verranno spostati, ma l’auspicio di Alessi è che in questo mese “la politica, quindi i consiglieri comunali, riaprano una discussione”. E rincara: “Questa vicenda va avanti da due anni e non si è mai visto in una sede dei Sert un qualsiasi rappresentante politico cittadino che venisse a chiedere com’è la situazione, a parlare con i lavoratori, parlare con l’utenza, a vedere le sedi strutturali e fisiche”.

Alla stoccata di Alessi si aggiungono i dubbi riguardo il piano di riorganizzazione: “Sui tre Sert esistenti e dedicati principalmente alla tossicodipendenza, viene chiuso quello di via Fioravanti 10, spostando gli utenti su altri due Sert; contemporaneamente viene aperto un programma per l’assistenza alle altre tipologia di marginalità, come gioco d’azzardo, alcolismo. Non abbiamo capito come l’azienda intende declinare tutto con lo stesso personale”. Inoltre, “le evidenze scientifiche dicono che spesso le persone hanno la doppia dipendenza: se io sono sia alcolista che giocatore d’azzardo, dove vado? Mi divido a metà? Noi rischiamo, per come è il progetto, di perdere un’eccellenza che è quella dell’assistenza alla tossicodipendenza e di lasciare in mezzo alla strada tantissime persone“. Perciò le richieste dei sindacati rimangono quelle di “mantenere il terzo Sert dedicato alla tossicodipendenza in centro città, perché deve poter essere visibile alla persona che ha bisogno, e poi investire in personale e risorse verso il progetto di marginalità“.

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