News for Lulu: la familiarità dei cerchi – LIVE
La band pavese dal vivo nei nostri studi: due brani in versione acustica tratti dallo splendido Circles, fatti apposta per Maps

12 mar. – Il loro bellissimo Circles è stato il primo disco della settimana di questa ottava stagione di Maps e siamo contenti di farvene sentire due brani in versione molto molto particolare: in occasione del loro live all’Arteria, infatti, lo scorso 6 marzo i News for Lulu sono passati dai nostri studi per uno dei nostri showcase. Umberto Provenzani e Nicola Crivelli hanno suonato due canzoni tratte dall’album uscito alla fine dell’estate. Abbiamo approfittato della presenza della band per capire come è nato quell’album che tanto ci è piaciuto e abbiamo scoperto che musica e testi nascono da un’interazione particolare tra i membri della band. “Ho il vizio di scrivere i testi tutti insieme, alla fine, poco prima della registrazione del disco”, ci ha detto Umberto, ma Nicola ha subito aggiunto che anche lui aveva scritto dei testi legati a traslochi, fine di relazioni, trasferimenti… “Eventi traumatici, insomma… Ci siamo accorti che tutti questi testi insieme portavano allo stesso punto”, ha concluso.
Con questo i nostri ospiti non hanno voluto dire che Circles sia un concept album, ma tra le canzoni c’è comunque l’idea ricorrente di ritrovarsi allo stesso punto di partenza: “Non è necessariamente un fallimento: può anche dare una piacevole sensazione di familiarità“, ha detto Provenzani. E in effetti anche l’ascolto del disco dei pavesi è confortevole: i brani si impongono subito all’orecchio dell’ascoltatore come originali e, al tempo stesso, conosciuti. Ma a guardare bene la copertina (opera del grande illustratore Robert Beatty), si capisce che questi cerchi, queste ricorrenze, possono anche essere deformati o spezzati: l’ordine, insomma, si può modificare.
Nella playlist qua sotto, oltre ai due brani in acustico, potrete ascoltare la band che ci racconta la storia delle registrazioni dell’album, avvenuta in Nebraska: “Questa volta siamo stati molto più netti sulle strutture dei pezzi, avevamo idea di dove andassero le cose, ma non sapevamo cosa fare con gli arrangiamenti. Tutto quindi è poi risultato più funzionale al pezzo, suona più coerente”, ci ha detto Nicola. E in effetti ogni nota di Circles suona necessaria, adatta, “al suo posto”, anche mesi dopo i primi ascolti del disco.