Bologna, 4 set. – Nao arriva dallo spazio, è un robot che ha bisogno di imparare la nostra lingua, l’italiano e per questo è entrato in alcune classi primarie di Bologna. La sfida per i ragazzi è insegnare a Nao i sinonimi, i contrari, le frasi più originali. Per gli insegnanti è coinvolgere, grazie a questo nuovo alunno robotico, i ragazzi con disabilità intellettive.
E’ la storia di un progetto di inclusione attraverso le tecnologie, nato nel 2016 e che è stato presentato all’ultima Conferenza internazionale sulle tecnologie assistive. Ne abbiamo parlato a Pensatech insieme a Lorenzo Desideri di AIAS Bologna.
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