Bologna, 12 mag. – “Ci siamo ripresi la piazza”. Alessandra Moretti decide di aprire con queste parole il dibattito organizzato in piazza Maggiore dal Partito Democratico in occasione del quarantesimo anniversario della vittoria del referendum sul divorzio. Un’occasione per fare campagna elettorale per le europee del 25 maggio partendo da una vittoria storica per la sinistra e per i laici d’Italia: la sconfitta di chi aveva chiesto nel 1974 la cancellazione del divorzio.
Moretti, ex portavoce di Pierluigi Bersani voluta da Matteo Renzi alla guida della circoscrizione Nord Est, parla sotto un gazebo verde montato nella parte nord di piazza Maggiore. Davanti a lei, seduti su seggioline rosse o in piedi sul Crescentone, circa una cinquantina di persone: la maggior parte sono donne, l’età media è alta e quasi tutte sono volti noti del partito. Alcuni nomi: le parlamentari Rita Ghedini e Francesca Puglisi, la coordinatrice dell’assemblea delle donne Federica Mazzoni, la presidente del consiglio comunale Simona Lembi, il responsabile organizzativo Raffaele Persiano.
Attorno al banchetto lo spiegamento di forze dell’ordine è consistente: circa un centinaio di agenti tra digos, Celere e Carabinieri, alcuni in divisa altri in borghese. E’ ancora fresco il ricordo della contestazione del collettivo Ross@ della settimana scorsa che aveva costretto il partito ad annullare l’evento di apertura della campagna elettorale in programma all’hotel I Portici. “Mercoledì scorso avevano sottovalutato i contestatori e sappiamo come è andata” dice sottovoce un dirigente locale del Partito. E questa volta piazza Galileo non ci sta a farsi trovare impreparata. Anche il questore Vincenzo Stingone, ad un certo punto, fa capolino nella piazza e stringe qualche mano.
Prima di iniziare il dibattito, Moretti parla coi giornalisti e attacca Beppe Grillo e le sue piazze piene: “Il trash attira”. Poi ritorna sulle contestazioni di Ross@: “Noi abbiamo il dovere di confrontarci col il dissenso, soprattutto in un momento di difficoltà e di disaffezione, però una manifestazione di dissenso non puo’ impedire di esprimere il proprio pensiero. Si deve parlare con franchezza e con rispetto reciproco”. Nell’anniversario del referendum del 1974 Moretti parla del progetto di legge presentato dal Pd che vuole introdurre in Italia il divorzio breve: non più tre anni tra separazione e divorzio ma tutto in un anno, anche meno. Questo per ridurre anche i costi.
E io me ne aspettavo anche meno” le fa eco a mezza voce un altro dirigente di via Rivani.
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