Monte Sole ricorda il 67° anniversario della strage
Tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944, i soldati tedeschi guidati da spie fasciste salirono nei monti a sud di Bologna, tra le valli del Setta e del Reno. In quello che è stato riconosciuto da due tribunali come un rastrellamento finalizzato al massacro persero la vita oltre 770 persone, in gran parte donne e bambini. Domenica 2 ottobre, nella piazza di Marzabotto, le celebrazioni ufficiali. Nel pomeriggio, presso la Scuola di Pace di Monte Sole,

“La memoria come impegno contro ogni forma di ingiustizia“. E’ questa la frase scelta quest’anno dal Comitato per le Onoranze ai caduti di Marzabotto per la commemorazione del 67° anniversario della strage di Monte Sole. Nell’autunno del 1944, sulle colline che si trovano a sud di Bologna, fra le valli di Reno e Setta, i soldati tedeschi guidati da spie fasciste italiane compirono la più grande strage di civili dell’Europa occidentale durante la Seconda Guerra Mondiale. Tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944 furono oltre 770 le vittime, di cui 216 i bambini, 142 gli anziani ultrasessantenni e 316 le donne. La strage, come è stato dimostrato anche in sede processuale, non fu una rappresaglia dovuta alla presenza di una formazione partigiana piuttosto forte ma un rastrellamento finalizzato al massacro.
La cerimonia, con la messa e i discorsi delle autorità, quest’anno l’orazione ufficiale toccherà al sindaco di Genova Marta Vincenzi, si terrà come consuetudine nella piazza di Marzabotto domenica 2 ottobre.
Quest’anno, nell’ambito delle celebrazioni, la Scuola di Pace di Monte Sole ha organizzato, per il pomeriggio di domenica, un incontro tra i famigliari delle vittime di Monte Sole e quelli delle vittime della strage compiuta dagli italiani a Domenikon, in Grecia, nel 1943. All’incontro oltre a Stathis Psomiadis, nipote di una delle vittime di Domenikon, parteciperà anche Filippo Focardi, dell’università di Padova, che ha studiato i crimini compiuti dagli italiani durante l’occupazione di Etiopia, Libia, Grecia ed Jugoslavia.
Il programma completo delle celebrazioni lo trovate qui.