Monte Sole. C’è Galletti ma l’oratore ufficiale è Smuraglia dell’Anpi
Domenica le celebrazioni di Monte Sole per il 70esimo anniversario della strage nazista. La sostituzione non placa la protesta annunciata contro Mogherini

Bologna, 2 ott. – Sarà il presidente nazionale dell’Anpi Carlo Smuraglia a parlare domenica sul palco di Monte Sole per il 70esimo anniversario della strage nazista.
L’annuncio arriva dagli organizzatori della cerimonia a seguito dell’improvviso forfait del ministro degli Esteri Federica Mogherini.
Sarà lui l’oratore ufficiale della manifestazione, mentre il rappresentante del Governo, il ministro dell’ambiente Gianluca Galletti si limiterà ad un saluto istituzionale.
Le associazioni partigiane di Bologna e di Marzabotto hanno saputo della presenza di Galletti dai giornali di oggi e hanno deciso di mettere i puntini ”i”. Con una nota, infatti, L’Anpi di Marzabotto e quella provinciale di Bologna, mettono in chiaro che “il professor Carlo Smuraglia, già docente di Diritto del lavoro all’Università di Milano, già senatore della Repubblica, nonché attuale presidente nazionale dell”Anpi è l”oratore ufficiale della manifestazione”; e Galletti non prenderà il suo posto.
Già ieri, tra l’altro, il forfait del ministro degli Esteri aveva innescato la reazione piccata dell”Anpi. “In un posto dove sono abituati a non dimenticare, questa non se la scorda nessuno”, aveva detto il vicepresidente vicario dell’associazione partigiani di Bologna, Gianluigi Amadei.
La sostituzione intanto non placa la protesta sollevata dall’annuncio della presenza di Mogherini. Pierpaolo Lanzarini, ex assessore del Comune di Sasso Marconi e ”abitante” di Monte Sole conferma infatti le ragioni che l’hanno spinto a scrivere la lettera in cui si annunciava che un gruppo di cittadini avrebbe disertato la cerimonia ritenendo inaccettabile la presenza del titolare degli Esteri per le sue posizioni sulle crisi in Palestina ed Ucraina.
Tant’è che oggi ha spedito ufficialmente la lettera ai sindaci del territorio di Monte Sole (Grizzana, Marzabotto e Monzuno) e ai presidenti della Provincia di Bologna e del Comitato per le onoranze delle vittime della strage. “Non ho il tempo di cercare gli altri firmatari per chiedere conferma, ma direi sicuramente di si”: per me le ragioni della nostra protesta sono sempre valide” spiega all’agenzia Dire. E’ evidente che se Mogherini invia armi a qualcuno in conflitto, sottintendendo che la guerra può essere uno strumento di risoluzione delle controversie internazionali, e nessuno del Governo si oppone…”, allora il discorso fatto per Mogherini vale per qualunque altro componente dell’esecutivo Renzi. Ma Lanzarini si spinge anche oltre: “Mi permetto di far notare, ed è una riflessione assolutamente personale, che se il Governo è stato invitato, qualcuno, questo invito, lo deve pur aver spedito. Quindi qui c’è un problema anche in casa“.