Categories: News

Messe in ferie e poi licenziate. Così è finito lo sciopero di Natale

Un momento dello “sciopero di Natale” dello scorso dicembre

Bologna, 26 feb. – E’ finito con i licenziamenti lo sciopero di Natale, quello che lo scorso dicembre ha spinto i passanti a guardare con stupore le 5 commesse precarie in scadenza di contratto che chiedevano a gran voce il rispetto dei loro diritti. “Siete coraggiose”, dicevano i clienti avvicinandosi al punto vendita Alcott in via Ugo Bassi e vedendo il presidio fisso che le commesse avevano organizzato. “Ci era stato chiesto di stare tranquille in vista del Natale, ma noi non ci siamo state perché volevamo il rispetto del contratto nazionale”, racconta una delle commesse, Caterina, ricostruendo la genesi della protesta. “Com’è finita? Prima ci hanno messo in ferie, poi ci hanno mandato delle lettere di licenziamento, e questo solo per avere scioperato”.

Uno sciopero stroncato dall’azienda che, racconta la Cgil, ha deciso di non aspettare nemmeno la fine naturale dei contratti delle commesse ribelli, tutte in scadenza al 31 dicembre. La protesta sembra aver portato comunque a dei risultati concreti. Nel punto vendita di via Ugo Bassi le commesse sono aumentate e sono apparsi i primi contratti a tempo indeterminato. “Qualcosa è effettivamente cambiato – spiega Stefania Pisani della Filcams – e questo è anche merito delle ragazze che hanno scioperato. Con la loro protesta hanno dimostrato che è necessario non piegarsi a quella cultura che disprezza le regole”. Continua Pisani: “Ora però la solidarietà nei confronti di queste ragazze deve continuare, bisogna dare il via ad una battaglia contro l’illegalità. Partendo da Bologna, dai luoghi dove le regole del lavoro non vengono rispettate”.

Le 5 commesse, assistite dalla Cgil, stanno avviando un’azione legale contro l’azienda. Nel frattempo hanno iniziato a cercare un nuovo lavoro. “Una di noi – racconta Caterina – ha sostenuto qualche giorno fa un colloquio ed è stata individuata dall’intervistatrice dell’azienda come una delle manifestanti dello sciopero di Natale. E’ triste, si viene etichettate come scioperanti che non vogliono lavorare quando invece, se si fa uno sciopero o un picchetto, è solo per portarsi a casa quello che ci spetta”.

Redazione

Share
Published by
Redazione

Recent Posts

In Italia il posto fisso non esiste più? SBAGLIATO | 800 assunzioni a tempo indeterminato, chi non si muove resta FUORI per sempre

Queste le assunzioni che si attendevano da anni. Ora c'è chi non vuole perdere l'occasione…

7 ore ago

Definita come la CASCATA del NIAGARA d’Italia, è situata nel centro storico del borgo | Praticamente ti affacci e sei in acqua

Questa è la Cascata del Niagara d'Italia a tutti gli effetti. Mai visto nulla di…

13 ore ago

ULTIM’ORA – Pensione a 59 anni | La Fornero CANCELLATA definitivamente, prepara la festa con amici e parenti

Finalmente c'è chi può andare in pensione da 'giovane' e prima dei 60 anni. La…

17 ore ago

ULTIM’ORA – Nuova tassa OTTOBRE | Italiani costretti a sborsare più di 400€, zero sconti e niente rate

Questa mazzata per gli italiani non ci voleva: la nuova tassa di ottobre è davvero…

1 giorno ago

Niente SCUOLA di sabato | Cambiano le carte in tavola, il Ministero non torna indietro: questi gli istituti coinvolti

Questa volta si fa sul serio: la scuola di sabato chiude. Era nell'aria da tempo…

2 giorni ago

Addio ferro da stiro, ora la soluzione la trovi da EUROSPIN | Camicie e pantaloni come nuovi, te la cavi con poco più di 50 cent

Eurospin straccia la concorrenza e fa piazza pulita. Ora il ferro da stiro non serve…

2 giorni ago