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Merola affronta la periferia, e incontra la protesta

Bologna, 8 giu. – Che facce hanno le migliaia di voti che il partito democratico ha perso negli ultimi cinque anni? Una è quella di Siriana Zucchini, 38 anni e abitante del quartiere Borgo Panigale. Quando il sindaco Merola arriva nel parchetto accanto al bar Luciano, all’inizio di via del Triumvirato, ad aspettarlo trova una decina di giornalisti, altrettanti anziani silenziosi, e qualche giovane del suo partito. A prendere parola, alla fine di una conferenza stampa in cui il primo cittadino dice di voler ripartire dalle periferie incontrando i cittadini, è proprio Siriana, che in periferia ci vive e che al sindaco, per prima cosa, chiede conto della sua presenza. “Perché la vediamo solo ora? Lei è qui perché vuole i nostri voti“.

Siriana, assieme alla signora Paola Stagni che l’affianca, fa parte del Comitato Parco dei Noci. Un gruppo di cittadini che tenta da anni di migliorare la situazione di un’area verde “che vive in una situazione di quasi abbandono”. “Da che il chiosco del parco è stato chiuso perché abusivo qui le cose sono peggiorate giorno dopo giorno. Ma che colpa abbiamo noi se il chiosco era abusivo? Senza quel presidio di socialità la situazione è diventata invivibile”, dicono al sindaco, che ascolta, prova a replicare, chiama in causa il nuovo presidente del quartiere, Vincenzo Naldi, che è accanto a lui. Le due donne parlano di un’area degradata, dove “c’è chi ogni mattina fa i suoi bisogni di fronte a casa”, dove “giovani rom fanno le marchette ad ogni ora”, dove i furti nelle auto sono all’ordine del giorno, dove i “nomadi dormono ovunque, nei prati e nelle baracche” costruite in mezzo al parco.

“Abbiamo chiesto più volte il confronto, lo chiediamo da anni, eppure non ci sono stati risultati e il vecchio presidente di quartiere non ci ha mai incontrate. Perché qui nessuno fa niente mentre verso altre zone della città c’è così tanto impegno? Evidentemente c’è chi ha deciso di creare quartieri cuscinetto dove scaricare i problemi”. Il confronto dura più di dieci minuti, il sindaco sbotta due volte (“l’amministrazione non è un’assemblea di condominio”, “signora ma lei le ha mai viste le periferie degradate?”), poi promette un incontro per sbrogliare la matassa entro i prossimi dieci giorni.

Inizia così, decisamente in salita, la campagna elettorale di Merola per arrivare al ballottaggio del 19 giugno.Un viaggio nei quartieri che il sindaco ha promesso di continuare nei prossimi giorni. “Dobbiamo parlare di più con i cittadini, ascoltare di più e battere strada per strada”, aveva detto il sindaco ieri in Piazza dell’Unità. Oggi la prima tappa, e subito c’è stato il confronto con dei cittadini che hanno deciso di farsi sentire.  Siriana l’ha detto subito: “Lei in questi quattro anni ha perso il mio voto, adesso è qui, ma doveva venirci prima”.

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