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Mense scolastiche ai privati. La giunta approva la delibera

Bologna, 19 feb. – Un contratto di quattro anni da 70 milioni di euro per la gestione delle mense scolastiche bolognesi. Questo prevede la delibera approvata oggi dalla Giunta del Comune di Bologna, sulle nuove modalità di gestione della refezione scolastica. Come già annunciato nelle scorse settimane l’amministrazione intende liquidare la società mista pubblico-privato Seribo per poi affidare il servizio ad un soggetto privato, da individuare tramite un bando.

Il nuovo soggetto gestore, inoltre, verrà individuato “secondo la modalità dell’offerta economicamente più vantaggiosa” (niente massimo ribasso, quindi).
La durata di quattro anni, viene descritta in nota Palazzo d’Accursio, come “un tempo congruo sia per consentire al nuovo gestore l’ammortamento dell’investimento nel ramo d’azienda, sia per garantire il funzionamento a regime dei nuovi centri pasto“. Centri pasto che, spiega l’amministrazione, verranno costruiti  a totale carico del Comune, con le risorse provenienti dalla liquidazione di Seribo.
Questo con “l’obiettivo prioritario” di “offrire un servizio qualitativamente migliore, garantendo la continuità lavorativa dei dipendenti di Seribo”, assicura l’amministrazione.

Il Comune in ogni caso è intenzionato a mantenere il ruolo di controllo sul servizio di refezione scolastica. Lo chiarisce l’assessore alla scuola Marilena Pillati: “Il ruolo di controllo, dobbiamo chiarirlo- afferma Pillati, a margine della commissione sulle mense- non sta in quello di socio di una società, che ha altri compiti”. Aggiunge l’assessore: “Per come è concepita una società partecipata, si affida sempre un servizio, di cui come committente si definiscono le caratteristiche e poi si controlla che vengano rispettate”.

I sindacati stanno preparando lo sciopero per il 2 marzo, giorno in cui la delibera arriverà in Consiglio Comunale.  “Dovremo proclamare lo sciopero sia contro la decisione dell’amministrazione- spiega Michele Vannini della FP Cgil – sia per capire come mai, fino a questo momento, tutte le assicurazioni che ci sono state promesse in merito al mantenimento dei posti di lavoro e delle condizioni contrattuali rimangono affermazioni di principio”, visto che “non abbiamo ancora visto niente” di concreto. “C’è bisogno di capire come il Comune intende declinare quella decisione, che per noi resta sbagliata ma che, comunque- ribadisce il segretario della Fp- dovrà concretizzarsi anche in tutele per quei lavoratori”: ad oggi, sotto questo profilo, “siamo al punto zero”.

Al Consiglio comunale, a cui spetta il voto finale, la Giunta propone dunque “un nuovo modello organizzativo che, oltre a rispondere agli obiettivi di convenienza economica e di garanzia di continuità del servizio, sia anche sostanzialmente rispettoso del principio di tutela della concorrenza”.
Per sciogliere i molti dubbi dei consiglieri comunali, prevede la Giunta, potrebbero essere necessarie più sedute di commissione.

Nel dettaglio la delibera prevede un bando da poco più di 70 milioni di euro. Si prevede, per i 4 anni dal settembre 2015 al giugno 2019 uno stanziamento di sette milioni e 56.250 euro per coprire i primi mesi dell’affidamento, che ricadono sull’esercizio 2015; poi 17 milioni e 640.604 euro sugli esercizi 2016, 2017 e 2018; infine, altri dieci milioni e 584.362 euro a copertura del servizio da gennaio a giugno 2019. L’atto licenziato oggi prevede che nel 2016 il Comune registrerà le entrate derivanti dalla liquidazione della società mista Seribo, la stima fatta è di circa tre milioni e 973.000 euro. Nella delibera, inoltre, si legge che verrà riconosciuto a Seribo un indennizzo che, “risulterebbe ammontare a un milione e 220.325 euro”; cifra equivalente al valore non ammortizzato, al 30 giugno 2015, dei “lavori di carattere straordinario eseguiti sugli immobili di proprietà comunale in comodato d”uso gratuito alla società  per tutto il tempo dell’affidamento del servizio” e che, a metà di quest”anno, ritorneranno nel pieno possesso del Comune “che li metterà a disposizione, alle medesime condizioni, dell’appaltatore del servizio”.

Nella delibera si parla anche dei lavoratori laddove c’è “l’obbligo per l’appaltatore di acquistare l”azienda Seribo, anche a tutela e salvaguardia dell”occupazione e dei dipendenti”. A questo proposito, un paragrafo è dedicato al “riconoscimento del ruolo strategico del personale per la qualità del servizio di refezione scolastica” e alla “valorizzazione delle competenze e delle professionalità attualmente impiegate, con l’obiettivo di garantire la continuità occupazionale per tutta la durata del contratto; a tal fine, dovrà essere sviluppato un adeguato piano di formazione e dovrà promosso il coinvolgimento del personale stesso nei processi di valutazione del servizio e nei piani di miglioramento”.

Al soggetto gestore verranno assegnate in comodato d’uso gratuito le tre strutture dei centri pasto attualmente funzionanti (Erbosa, Casteldebole e nuovo Fossolo), “fermo restando che a seguito della realizzazione del nuovo centro nell’area Bertalia-Lazzaretto, a totale carico dell’amministrazione comunale, lo stesso sarà concesso in comodato d’uso gratuito in sostituzione del centro Erbosa”, che sarà ristrutturato e poi riassegnato al gestore una volta terminati i lavori. La realizzazione di questi investimenti, “ritenuti prioritari” dalla Giunta, è prevista “a partire dall’anno 2015 con presumibile conclusione entro il 2017″.

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