Mazzanti: “Il no era nell’aria, il gruppo dirigente del Pd non ha voluto vederlo”
Parla il capogruppo del Pd nel Comune di Bologna Mazzanti, che elenca gli errori di Renzi, ‘ma il gruppo dirigente di Bologna è stato correttissimo’

5 dic. – “Il voto? E’ il segnale che il gruppo dirigente nazionale non ha voluto vedere quello che invece era visibile e che si respirava fra la gente, la nostra gente”. Commenta così il risultato referendario Claudio Mazzanti, capogruppo del Pd nel Comune di Bologna. A Bologna il sì ha vinto col 52% dei voti, in Emilia-Romagna la vittoria è invece ancora più risicata. Nel resto d’Italia, con l’eccezione di Toscana e Trentino Alto Adige, il no ha vinto ovunque. Una batosta per il partito di Renzi. Per Mazzanti ad avere spinto la vittoria del no a livello nazionale è stata la personalizzazione voluta da Renzi, “un errore tattico micidiale che gli ha messo tutti contro”, e la legge elettorale “criticata anche dai nostri”.
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A Bologna però, spiega Mazzanti, “il gruppo dirigente è stato uno dei pochi ad avere dato vita ad una discussione seria e approfondita sul tema, nessuno ha mai censurato il no e nelle nostre sezioni il confronto c’è stato. Della cosa va dato atto al segretario Critelli e alla sua segreteria, benché fossero schierati per il sì. Il tema è che la personalizzazione così spinta ha travolto tutto”. Conseguenze sulla classe dirigente locale? “Sul gruppo dirigente federale di Bologna secondo me nessuna, io li ringrazio. Il loro è stato un comportamento correttissimo”.
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