16 set. – Al centro dei riflettori per la rissa ai giardini Margherita di venerdì pomeriggio c’è anche il web. I ragazzi dei due gruppi “bolobene” e “bolofeccia” si sono dati appuntamento sul social network Ask.fm dove si sono scambiati i primi insulti. La piattaforma, con 60 milioni di utenti, è già stata accusata in passato di essere il regno del cyberbullismo.
La rissa bolognese è però qualcosa di diverso dal cyberbullismo, secondo Francesca Sanzo, blogger, social media strategist che dell’argomento parla nei suoi corsi per genitori e insegnanti. E’ più corretto parlare, secondo Sanzo, di mancanza di cultura digitale e di voglia di sfogare l’aggressività: prima le risse si organizzavano al bar ora sui social.
Come affrontare il problema? Genitori e insegnanti non devono né mitizzare né criminalizzare il web ma imparare ad utilizzarlo. Uno scambio intergenerazionale: da una parte lo spirito critico dell’epoca predigitale dall’altra le competenze dei nativi digitali.
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