Bologna, 30 gen. – All’aeroporto Marconi di Bologna c’è stata una perquisizione disposta dalla Procura sul caso dall’appalto per i ”finger”, il sistema di ponti mobili per consentire l’accesso diretto dal terminal agli aerei. La perquisizione, condotta da Carabinieri e Guardia di Finanza, è stata disposta dalla Direzione distrettuale antimafia nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Bologna circa la presenza dei clan della ‘Ndrangheta in Emilia Romagna.
I militari sono stati incaricati di acquisire la documentazione sull’appalto per la costruzione delle passerelle, che avrebbe visto infiltrazioni malavitose. Le lenti degli investigatori sono puntati sull’appalto vinto nel settembre 2011 dalla società Elledue. Nell’ordinanza emessa del gip Alberto Ziroldi alla luce delle risultanze della maxi-inchiesta Aemilia, la società Elledue costruzioni di Lamezia Terme (che venne poi indagata in Veneto per turbativa d’asta, con l’aggravante dei metodi mafiosi, nella gara per la costruzione di una nuova caserma di Carabinieri) viene citata perché i suoi titolari, i fratelli Longo, sarebbero in affari con l’impresa Giglio, che appartiene a uno degli arrestati dell’altro ieri e insieme alla Bolognino è un’azienda di cui Bianchini costruzioni (azienda del modenese infiltrata dall’ ‘ndrangheta) si è servita per far gestire alcuni lavori vinti in appalto.
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