Bologna, 3 nov. – Quando a Roma apre il Piper Club, quando va in onda la prima puntata di Bandiera Gialla, quando i Beatles salgono sul palco del velodromo Vigorelli, ancora non si sa che l’anno successivo, il 1966, sarà quello in cui una generazione cambierà la musica italiana e la musica italiana cambierà una generazione.
Si impennano le vendite di dischi, di chitarre, e viene stravolta la hit parade, con l’ingresso prepotente di Beatles, Stones, Beach Boys ma soprattutto del beat italiano, quel genere che racconta un movimento giovanile che esplode quell’anno portando una feroce critica alla società tradizionale. Nelle canzoni dei Nomadi e di Tenco, dei Rokes e di Guccini, che i “capelloni” cantano nelle manifestazioni, nelle università occupate e nel fango di Firenze, emerge un noi, che li descrive e identifica meglio di qualunque altra cosa.
Puntata 6 – 1966, la musica del “Noi”.
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