Bologna, 18 giu – Salvo rare eccezioni i candidati repubblicani hanno avuto storicamente più difficoltà ad associare a sè musicisti e artisti nella corsa alla Presidenza degli Stati Uniti, patria della celebrity politics.
Ma raramente abbiamo assistito a levate di scudi così importanti (e così vane) come quelle che le pop-star americane e non solo hanno rivolto a Donald Trump.
Se già nel corso della campagna elettorale avevamo assistito a scontri con vecchie rockstar (persino conservatrici, come Steven Tyler) e a iniziative come 30 days 30 songs (un countdown con una canzone al giorno nel mese precedente le urne per scongiurare l’elezione del magnate), è a cavallo dell’insediamento del 20 gennaio 2017 che assistiamo ad un proliferare di pubblicazioni di canzoni più o meno esplicitamente critiche contro “Mr. Tangerine”: Arcade Fire, Gorillaz, Moby, Fiona Apple, Father John Misty, per citarne solo alcuni (e non consideriamo appositamente l’hip-hop!).
Ecco allora la playlist con cui molti elettori liberal si saranno consolati nei giorni del giuramento di Donald Trump.
Puntata 34 – I give you power
Quando si decide di pianificare un viaggio in autunno, non si può non visitare l'Amazzonia…
Se ami il vino, questo è il posto che fa per te. Produce il migliore…
Questa fiera si tiene a pochi passi da Firenze ed è una delle più belle…
Il borgo d'autunno d'Italia è solo uno e il motivo mette d'accordo proprio tutti. Spettacolo…
La moneta da 5 euro è finalmente realtà per tutti. Per chi pensava fosse uno…
Purtroppo l'addio alla Carta Dedicata a Te è giunto davvero. Facciamo subito chiarezza e diamo…