Bologna, 6 ott. – Seconda puntata di “Ma che musica, Presidente!”: un viaggio politico e musicale nel decennio che cambiò il Partito Laburista Inglese, dalle sconfitte contro la Thatcher al New Labour di Tony Blair. Dai concerti dei cantautori impegnati, come Paul Weller, all’estasi Britpop, racconteremo le raffinate e incredibili strategie musicali del Labour.
Nei dieci anni che trascorrono dal 1985 al 1995 il Labour intraprende un lungo cammino di riforma culminato con il New Labour di Tony Blair, il tutto a ritmo di musica: da Paul Weller e Billy Bragg ai Blur. In questo primo di due episodi che racconteranno la Swinging London del Britpop, mondana e vincente, della quale Blair seppe farsi parte integrante, ci concentreremo sul concetto di “englishness”.
Nel periodo compreso tra 1993 e 1997, infatti, le canzoni di band come Blur, Pulp e Oasis, oltre che la loro immagine ostentata, esaltavano l’orgoglio nazionale, l’uomo comune. Di quella retorica premiata dalle classifiche e al centro delle cronache, si giovò anche il futuro premier laburista. Buon ascolto!
Puntata 2 – BlairPop
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