Ma che musica, Presidente! – Puntata 14
Ma che musica, Presidente! si introduce nel pericoloso soviet del Greenwich Village a New York, seguendo le vicissitudini legali dei principali esponenti del folk di fine anni ’50 – inizio anni ’60, perseguitati dall’FBI di Edgar J. Hoover in quanto sospettati di simpatie comuniste.

Bologna, 12 gen. – Inizia con questa puntata il ciclo di Ma che musica, Presidente! dedicato alla Guerra Fredda. Cominciamo introducendoci nel pericoloso soviet del Greenwich Village a New York, seguendo le vicissitudini legali dei principali esponenti del folk di fine anni ’50 – inizio anni ’60, perseguitati dall’FBI di Edgar J. Hoover in quanto sospettati di simpatie comuniste.
E così il gruppo di Pete Seeger, i Weavers, è accusato di cospirazione e ribellione, Joan Baez viene seguita fino in Giappone, mentre Phil Ochs è perseguitato fino al suo suicidio. Condotte tutt’altro che democratiche, quelle dell’agenzia di sicurezza della “più grande democrazia del mondo”, ma d’altronde il maccartismo aveva lasciato in eredità una grande paranoia: la paura rossa, Red Scare.
Puntata 14 – Red Scare