Bologna, 11 feb. – Il quartiere Borgo Panigale-Reno si estende verso la periferia ovest della città a partire dai Prati di Caprara, area verde in difesa della quale si è costituito il comitato di cittadini Rigenerazione No Speculazione nel 2017, quando il Comune ha reso noto il progetto di ristrutturazione dello Stadio; affianco si estende l’Ospedale Maggiore, dove ha sede uno dei luoghi più importanti di tutta l’Emilia-Romagna: la centrale operativa del 118 dell’area Emilia Est. Insieme l’ospedale e i Prati circondano l’area dell’ex sito industriale delle fonderie SABIEM, dove nel 2015 è stato inaugurato l’Opificio Golinelli, centro per la conoscenza e la cultura della Fondazione Golinelli.
Altra area verde ma dall’altra parte del Reno è il Parco dei Pini, all’interno del quale ha casa Teatri di Vita, punto di riferimento per lo spettacolo contemporaneo e per la programmazione di teatro e danza. Costeggiando il fiume Reno si entra poi nella zona più colpita dall’esondazione di sabato 2 febbraio, via Giunio Bruto, dalla quale erano state evacuate la maggior parte delle 44 famiglie residenti in quartiere. Tra di loro anche la famiglia di Mauro Stella, l’unica rimasta ancora in carico al Pronto intervento sociale di Palazzo d’Accursio.
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