Bologna, 5 nov. – Il viaggio al quartiere Navile termina con Corticella, dove i residenti si prendono cura del verde, come fa l’onlus Ca’ Bura con il grande Parco dei Giardini, e dove c’è chi cerca di ridare nuova vita a stabili abbandonati come ha fatto Laboratorio Crash con l’occupazione dell’ex Banca Etruria in via di Corticella. Di questi giorni è la petizione rivolta ai residenti per chiedere di sostenere il collettivo nella richiesta all’attuale proprietario, Rev Gestione Crediti, di restare nella struttura pagando una sorta di “affitto sociale” e garantendo manutenzione. Quasi completamente vuoto è invece lo stabile dello storico Pastificio Corticella, che ha cessato la produzione nel 2011, e dove oggi rimane attivo solo il mulino di proprietà della NewLat.
Corticella è da tempo destinazione privilegiata di realtà culturali e sociali che lavorano con l’obiettivo di portare arte e meticciato in periferia. Lo fece associazione Oltre organizzando il FEST-FESTival, la Par Tòt Parata e il Festival Internazionale della Zuppa, sospeso lo scorso anno per mancanza di fondi e in attesa di sapere se arriveranno quelli necessari per organizzarne una nuova edizione. Al Met di via Gorki ha invece trovato casa Cantieri Meticci, laboratorio teatrale che da anni trova nel “meticciato” la sua cifra distintiva. Infine, ai confini con la Bolognina c’è Elastico Fa/Art, atelier gestito da quattro socie che hanno portato ceramica, grafica, pittura, concerti ed esposizioni in una piccola casa in via dell’Arcoveggio.
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