Bologna, 4 gen. – “Librerie.Coop non intende alimentare polemiche su questo argomento e per questo motivo non rilascerà alcuna dichiarazione in merito“: lo ripete come un mantra l’addetta stampa delle librerie, marchio di proprietà di Coop Alleanza, alle nostre domande su come sia finito sui loro scaffali il volume negazionista di Gianfranco Stella, su quante copie ne abbiano vendute e su cosa intendano rispondere all’Associazione dei Partigiani di Bologna che ha chiesto di rimuovere il libro, “questa offesa alla Resistenza e al mestiere di storico“, e “nel futuro di filtrare con più efficacia i titoli in vendita”.
Il libro di Stella è pubblicato in proprio, senza un editore, e distribuito dalla bolognese L’editoriale, azienda con decenni di esperienza. Francesca Castellucci ci ha aiutato a capire come è arrivato il libro di Stella sugli scaffali di Librerie.Coop e Feltrinelli: “Noi abbiamo un contratto con il signor Stella, che ci dovrebbe dare circa un paio di mesi prima il frontespizio del libro e una breve sinossi, che lui essendo un editore anomalo non ci manda mai, poi viene fatta la promozione nelle librerie e le librerie che lo vogliono le prendono e quelle che non lo vogliono non lo prendono“. Impossibile quindi che sia finito sugli scaffali senza che la libreria lo abbia richiesto? “Impossibile. Una volta si faceva un invio massivo ma adesso non più. Le librerie che lo hanno messo in vendita lo hanno richiesto”. Tra l’altro, ha aggiunto Castellucci, “quel libro lì si vendeva da solo, nel senso che è un libro che è andato tantissimo, ha avuto un successo strepitoso”. Di quante copie stiamo parlando? “Non ve lo posso dire”.
Insomma, almeno alla prima delle nostre domande siamo riusciti a rispondere anche senza la collaborazione delle catene: il libro di Stella è finito in vendita tra i saggi storici di Feltrinelli (anche on-line) e di Librerie.Coop perché scelto da un elenco proposto loro dal distributore. Forse proprio in virtù della sua capacità di vendita. Il che getta un’ombra assai buia, una macchia, su due marchi della grande distribuzione culturale che hanno sempre fatto dell’attenzione ad alcuni valori quasi una scelta identitaria: sorge spontaneo il dubbio che si trattasse solo di marketing.
Lidl questa volta si supera e mette tutti in riga. Non serve comprare casa nuova,…
Questa volta il Ministero della Salute agisce e mette subito le cose in chiaro. Questi…
Queste le assunzioni che si attendevano da anni. Ora c'è chi non vuole perdere l'occasione…
Questa è la Cascata del Niagara d'Italia a tutti gli effetti. Mai visto nulla di…
Finalmente c'è chi può andare in pensione da 'giovane' e prima dei 60 anni. La…
Questa mazzata per gli italiani non ci voleva: la nuova tassa di ottobre è davvero…