Bologna, 6 mag. – E’ l’incontro annuale delle controculture digitali italiane, un punto di riferimento dal 1998 per “veri hackers“, ovvero, come si legge nel sito di presentazione, “per chi vuole gestirsi la vita come preferisce e sa s/battersi per farlo. Anche se non ha mai visto un computer in vita sua.”. Dal 27 al 29 giugno l’Hackmeeting (Hackit 0x11 cioè la 17esima edizione scritto in sistema esadecimale) sarà a Bologna, ospitato dal centro sociale Xm24 per tre giorni di “seminari, giochi, feste, dibattiti, scambi di idee e apprendimento collettivo”.
L’ultima volta che l’Hackmeeting venne organizzato a Bologna era il 2002, al Tpo, ad un anno dal G8 di Genova, la parola d’ordine allora era mediattivismo, Indymedia era all’apice, NGvision un archivio video su web consistente e, quell’anno, venne persino ospitato Richard Stallman. A distanza di 12 anni molto è cambiato nel mondo, nel movimento ma anche e soprattutto nelle tecnologie. E allora nei talk, in preparazione sullo wiki ufficiale, si parla di app, di Bitcoin, di Google Dork. Ma lo spirito rimane lo stesso, con molti appuntamenti previsti per “smanettare” in compagnia (e condividere competenze informatiche e tecniche), con un attenzione sempre presente per l’anonimato in rete, contro il controllo in rete così come quello per strada delle telecamere.
Per partecipare all’organizzazione esiste una lista di discussione hackmeeting e il canale IRC #hackit99
irc.autistici.org, oppure l’assemblea organizzativa che si riunisce ogni mercoledì a Xm24. Ma sul sito si ricorda che l’evento “è totalmente autogestito”, quindi “non ci sono organizzatori e fruitori, ma solo partecipanti”.
Mentre i talk di giugno sono ancora in via di definizione, sono già partiti i warmup, cioè gli eventi di avvicinamento. Dopo alcuni primi incontri a febbraio e marzo parte ora una nuova serie di appuntamenti: il 6 maggio alle 19.30 ai giardini di via Filippo re si terrà Browser Dataseal, “autocoscienza spirituale per rendere la navigazione on-line invisibile ai radar come un aereo malese”. L’8 maggio a Casalecchio di Reno alle 20.30 si parla di book scanning, cioè di buone pratiche e software libero per la digitalizzazione di testi cartacei e la pubblicazione nel web, con dimostrazione d’uso del diybookscanner e del software spreads. Verrà presentato l’Archivio Grafton9, un repository di digitalizzazioni di libri, riviste e fanzine del circuito delle autoproduzioni dei centri sociali e delle controculture di fine anni 90. Il 12 maggio sempre a Casalecchio, alle 20.30, si terrà un lafreepto
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