Lega Nord: le lotte intestine finiranno in tribunale

20 ott. – Venerdì sera, 22 ottobre, la Lega dell’Emilia Romagna riunirà i militanti bolognesi all’Hotel Savoia di Via San Donato. Ci sarà, oltre al segretario regionale e parlamentare Angelo Alessandri, Rosi Mauro, senatrice molto vicina ad Umberto Bossi, “legato federale” imposto dai vertici. In pratica un commissariamento della Lega Nazione Emilia.

All’ordine del giorno le future elezioni amministrative a Bologna, per cui il segretario cittadino Manes Bernardini continua a sognare un candidato leghista per il centrodestra, ma anche la crisi di un partito scosso da lotte di potere senza esclusione di colpi.

A Bologna due militanti sono stati espulsi, dopo aver chiesto chiarimenti su come sono stati gestiti i fondi per la campagna elettorale per le scorse regionali, quelle in cui la Lega ha raggiunto il 13,7%.

Gli espulsi ora stanno preparando una lista concorrente e le carte per rivolgersi ai magistrati. Accusano la Lega di aver tradito se stessa, di fare gli “interessi del partito e non più quelli dei cittadini”. Li abbiamo intervistati:

Alberto Veronesi:

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Alberto Magaroli è pronto a recarsi dai magistrati per raccontare i suoi dubbi sulla gestione dei fondi durante la campagna elettorale

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Per gli espulsi le porte del Savoia Hotel saranno chiuse. Per Manes Bernardini, segretario cittadino della lega e consigliere regionale, la crisi del partito è figlia della crescita troppo veloce. Eccolo ai nostri microfoni:

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La battaglia nella Lega è partita in Emilia da Guastalla, dove l’ex vice sindaco Marco Lusetti è stato espulso dopo il suo allontanamento dall’Enci (Ente nazionale della Cinofilia italiana). E’ accusato di aver distribuito incarichi a conoscenti e amici per 1,7 milioni di euro. Lusetti ha contrattaccato, accusando il segretario regionale Alessandri di aver accollato al partito il pagamento di 18 multe delle 70 prese in giro per l’Italia. Le altre le ha contestate.

Ascolta Lusetti lusetti_sito