Le transfemministe queer si prendono l’ex archivio del Tribunale

Bologna, 6 mar. Nuova occupazione in città. Le attiviste della “Consultoria TransFemminista Queer” hanno aperto l’ex archivio del tribunale di via Menarini, all’angolo con via Azzogardino. In tutto quasi 500 metri quadrati di proprietà pubblica e inutilizzati da tempo. Un nome, quello di Consultoria, declinato al femminile proprio “per riagganciarsi alla storia dei movimenti femministi”, spiega l’attivista Babs ai microfoni di Radio Città del Capo.

“Siamo transfemministe, trans*, lesbiche, froce – si legge sul comunicato che ha annunciato l’occupazione – e da oggi rendiamo visibile e mettiamo a disposizione di tutt* una consultoria transfemminista frocia verso lo sciopero femminista globale del Lotto Marzo, risocializzando uno spazio di proprietà pubblica vuoto da anni, destinato a essere svenduto e alienato a privati senza un progetto qualificante per la città, mentre si spacciano per riqualificazione urbana lo sgombero degli spazi sociali, la cementificazione e la gentrificazione che creano solo deserto sociale a favore di interessi speculativi”.

Non uno sportello o un ambulatorio: “La Consultoria TransFemminista Queer – si legge in un cartello appeso all’interno dell’ex archivio – è uno spazio in cui occuparci dei nostri corpi a partire dal piacere, dal desiderio e dalla trasformazione. Perché salute è benessere sociale”. Attivo già dal 2012 in città e ospitato prima dall’occupazione di Santa Marta, poi dall’esperienza Altantide, conclusasi con lo sgombero dell’autunno 2015, il laboratorio permanente rivendica contraccezione, aborto e assistenza sanitaria libera, gratuita e accessibile a tutt*.

Le attiviste della Consutoria porteranno la loro presenza in Piazza Maggiore mercoledì 8 marzo, in occasione dello sciopero indetto dalla rete Non Una di Meno, proponendo workshop e momenti di riflessione ospitati dalla Salotta.

L’intervista completa a Babs di Smaschieramenti e attivista della Consultoria:

Roberta Cristofori