L’Anpi in presidio contro la presentazione del libro anti-partigiani

A Bologna in arrivo la presentazione del libro Compagno mitra. L’associazione dei partigiani attacca: ‘Operazione politica per gettare fango sulla Resistenza e sull’antifascismo’

L’Anpi in presidio contro la presentazione del libro anti-partigiani

Bologna, 11 gen. – Dopo essere comparso in alcune librerie del centro città ora il libro “Compagno mitra” sarà presentato a Bologna venerdì prossimo, in un evento pubblico organizzato nei locali del quartiere Santo Stefano. A presentare il volume con le sue 600 pagine ferocemente anti partigiane e negazioniste per quanto riguarda i crimini fascisti (perché semplicemente non vengono citati, mai) sarà direttamente l’autore, lo storico dilettante Gianfranco Stella. L’iniziativa pubblica ha scatenato l’ira dell’Anpi, che chiama la cittadinanza a raccolta per un presidio di protesta.

“Riteniamo – scrive l’associazione dei partigiani sul suo sito – che il volume non sia né un saggio storico e né rispetti i crismi della ricerca scientifica, ma sia chiaramente un’operazione politica volta a gettare fango e offendere la storia e la memoria della Resistenza e dell’antifascismo bolognese e italiano, vi invitiamo calorosamente a partecipare al presidio per diffondere il nostro pensiero e sottolineare il nostro dissenso”.

Non è la prima volta che il libro di Gianfranco Stella causa proteste e presidi. Lo scorso novembre a Reggio Emilia a mobilitarsi fu il locale circolo Anpi e le forze della sinistra cittadina, compreso il Partito Democratico. A intervenire in un presidio di protesta durante la presentazione del libro fu il sindaco Luca Vecchi. “Il punto è avere la consapevolezza che tira un brutto vento in Europa – ha detto Vecchi – che porta con sé anche il tentativo un po’ spavaldo di provare a riscrivere la storia di un Paese, di una città, ribaltando quel sistema di valori che qui hanno portato libertà e democrazia“.

“Vogliono denigrare i partigiani, sminuire il contributo della Resistenza alla liberazione del Paese dai fascisti e dal nazismo, mettere sullo stesso piano fascisti e partigiani ed in particolare quelli comunisti che volevano la ‘rivoluzione bolscevica’”, ha invece commentato il quindicinale online dell’Anpi Patria Indipendente in una lunga analisi del contenuto del volume.