Bologna, 30 set. – E’ uno dei circa 150 appartamenti messi in vendita da AcerLàbas hanno occupato questa mattina un piccolo monolocale durante una visita pubblica della casa, rivolta a possibili acquirenti. All’interno gli attivisti vorrebbero creare uno sportello per il diritto all’abitare.
Sarà rivolto agli studenti, spiegano, ma non solo: l’idea è quella di rivolgersi anche agli assegnatari delle case Acer in vendita, che non hanno scelto di comprare la casa in cui vivono. “L’occupazione è l’unico modo per bloccare questa svendita” ci dice Christopher Ceresi.
L’appartamento è piccolo, quindi difficilmente assegnabile alle famiglie delle liste d’attesa Acer. Per Ceresi però la vendita non può essere una soluzione: “Il prezzo basso agevola la speculazione“, come accade ad un livello maggiore “per le aree demaniali dismesse (come, appunto, Labas), Staveco o Fico”.
I Comune di Bologna, annuncia l’assessore Riccardo Malagoli, ha già presentato denuncia e procederà sempre in questa direzione, per gli immobili di sua proprietà. “Perché le case Acer sono per chi ne ha diritto”, commenta stamane uscendo dalla giunta Malagoli. Stessa sorte per l’occupazione di via Pirandello, di cui si parla sul Resto del Carlino. Per l’alloggio di via Mascarella la denuncia è a carico di attivisti di Labas. Per via Pirandello, invece, la denuncia è contro ignoti, al momento.
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