Bologna, 27 mar. – Riprende a Bologna il cammino de “La via maestra“, ovvero la mobilitazione in difesa della Costituzione. Domenica prossima, 30 marzo, a Marzabotto, dal palco del teatro, si alterneranno Maurizio Landini, leader nazionale della Fiom, Lorenza Carlassare, Corrado Oddi (Cgil, movimento per l”acqua pubblica), Ivano Marescotti (attore e candidato alle Europee con la lista Tsipras); parleranno nella cornice di una assemblea popolare coordinata dalla giornalista di Radio Città del Capo Giusi Marcante e promossa dal comitato “Voci delle Resistenze” di Marzabotto e dal comitato “Acqua bene comune” di Bologna.
L’iniziativa si colloca appunto nel solco della manifestazione del 12 ottobre 2013 a Roma ”La via maestra”. “Nonostante il tentativo di usare la modifica dell’articolo 138 per manomettere la carta costituzionale sia fallito, i pericoli per la democrazia continuano ad essere in campo. La proposta di nuova legge elettorale Renzi-Berlusconi conferma e aggrava le distorsioni della legge precedente, deformando in modo inaccettabile il criterio di rappresentanza e il diritto dei cittadini a scegliere i candidati”, spiegano gli organizzatori della giornata di domenica presentata oggi in Comune a Bologna. “I progetti di modifiche costituzionali, trattano il Senato e gli equilibri istituzionali alla stessa stregua dell’asta per la vendita delle auto blu- dice Andrea Caselli, del comitato ”Acqua bene comune” di Bologna- i problemi dei lavoratori, dei giovani, vedono in campo ricette che aumentano la precarieta”, mentre si progettano privatizzazioni e tagli dei servizi sociali. Non viene rispettata la volontà popolare espressa con la vittoria referendaria dell’11-12 giugno 2011 sull’acqua pubblica”. Insomma, di ”carne da mettere al fuoco ce n’è”.
L’assemblea popolare di Marzabottro tratterà anche il tema dell’aggravarsi delle condizioni economiche degli Enti locali e la loro possibilità di investire sul territorio invece di riequilibrare la democrazia dando spazio anche a forme di democrazia partecipata. Ci saranno anche Claudio Giorno, figura storica del movimento No Tav, Maria Pia Pizzolante di Tilt, la rete che si batte per il reddito di cittadinanza, Radio Aut di Palermo con il No Mous mafia tour.
“Tutto questo avverra” a Marzabotto, a ricordare che dal dramma della guerra, dal tributo di sangue di tante persone, l’Italia si è risollevata rompendo con la dittatura e l’autoritarismo, con la Costituzione Repubblicana- spiega Valentina Cuppi, del comitato ”Voci delle Resistenze” di Marzabotto- oggi il liberismo di mercato e lo strapotere dei mercati finanziari, sono il nuovo autoritarismo che distrugge democrazia e diritti, l’iniziativa di Marzabotto cerca di contribuire al percorso per ridare diritti e dignità sociale e politica alle persone che quotidianamente vengono sacrificate sull”altare del mercato”.
Lunghissimo l”elenco delle adesioni: dai comitati Dossetti a Libertà e Giustizia di Bologna, dai familiari delle vittime degli eccidi di Marzabotto, Grizzana Morandi e Monzuno, all”Anpi di S.Giovanni in Persiceto, dal comitato 12 ottobre “La via maestra” di Bologna a Legambiente, i comitati ”Acqua bene comune” di Reggio Emilia, Faenza, Forlì-Cesena, Modena, e poi ancora Emergency Bologna, le Rsu Fiom della Saeco e la stessa Fiom, comitati per la Costituzione di diverse citta”, il Wwf di Forlì, Nexus, Prc e Pdci, Sel, Alba fino a Vladimiro Longhi sindaco di Bentivoglio.
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