La strepitosa voce di Circuit Des Yeux

20 febb. – Haley Fohr è giovanissima: al mondo da un quarto di secolo, la musicista di Chicago ha pubblicato già quattro album. L’ultimo, Overdue, è uscito nello scorso ottobre e ha attratto l’attenzione di Bill Callahan, che ha voluto Circuit Des Yeux, questo il nome d’arte della musicista, come apertura fissa del suo tour statunitense, nello scorso autunno.

L’autore di Dream River, uno dei nostri dischi dell’anno, ha confermato la scelta anche per il tour europeo e quindi, martedì scorso, abbiamo avuto la possibilità di ospitare Haley e la sua acustica a dodici corde per uno dei nostri showcase, poco prima di vederla sul palco dell’Antoniano in un live davvero intenso, che ha saputo muoversi in maniera spigliata e personale dal punto di vista della dinamica, passando da pianissimi quasi impercettibili a esplosioni elettriche.

Poco prima di presentare in onda la nostra ospite, abbiamo mandato un brano dei Tinariwen: la band ha registrato l’ultimo disco a Joshua Tree, spostandosi da un deserto all’altro. Haley, invece, ha registrato l’ultimo disco in uno studio costruito apposta in una camera da letto in più in casa di un amico. “Ho frequentato per quattro anni un corso universitario sulle tecniche di registrazione”, ha detto Circuit Des Yeux, quando le abbiamo chiesto della preparazione che ci vuole per mettere in piedi uno studio, per quanto casalingo.

Ma anche musicalmente la nostra è più che preparata: abbiamo parlato della costruzione dei brani, fatti di strati di chitarre acustiche e trattate in vari modi, sui quali trionfa la voce. Ascoltate i brani qua sotto, tutti ripresi dall’ultimo album, e capirete che chi paragona il timbro di Haley a quello di Nico e di Antony non ha davvero tutti i torti. Ascoltate con attenzione come Circuit Des Yeux racconta le sue storie nel nostro live: avrete i brividi, ne siamo certi.

Francesco Locane @radiomaps