La “Stranabologna” contro la paura

La passeggiata voluta da donne, lesbiche, gay, trans, queer ha colorato di rosa il centro della città, per «spezzare il filo nero della paura». Guarda le foto

Radio Città del Capo - La “Stranabologna” contro la paura


3 ott. – Gay, lesbiche, trans e queer invitano alla seconda edizione di “Strana Bologna”, una passeggiata rosa per «spezzare il filo nero della paura». Si è svolta venerdì pomeriggio, dalle 18,30 alle 20 circa, dietro uno striscione rosa, tra bandiere arcobaleno dell’Arci Gay e con le scritte “No Vat”, la manifestazione che da Porta Castiglione si è conclusa a Piazza Verdi. Oltre 200 i partecipanti – coloratissimi – che hanno sfilato al ritmo della musica di sound system ecologici trainati soprattutto da bicilette. Per strada, sono stati segnalati con cartelli informativi i luoghi delle recenti aggressioni sessiste, razziste e fasciste – come quella avvenuta il 15 novembre scorso in piazza della Mercanzia, ai danni di due ragazzi pestati da militanti di Forza Nuova che li avevano identificati come persone di sinistra. Lungo il percorso sono state anche «truccate» le svastiche che imbrattano i muri, con cartelli come quello che si vede nella foto.

La «Strana Bologna» cade «in uno strano momento di emergenza omofobia», avvertono i promotori (Facciamo Breccia, Antagonismogay, Fuoricampo Lesbian Group, MIT, Frangette estreme, Laboratorio Smaschieramenti, Figliefemmine), usando apposta la formula abusata che nasconde una lettura semplificata di «problemi che in realtà esistono da sempre» per «le donne, le lesbiche, i gay e i/le trans» e che serve a «giustificare pacchetti-sicurezza, controllo e repressione».

Il corteo rosa anti-paura ha preoccupato gli estremisti di destra di Casapound, che ha una sede a poche decine di metri da Porta Castiglione. Massimiliano Mazzanti, esponente dell’associazione, appellandosi alla Costituzione, aveva scritto al questore Luigi Merolla sollecitando la sua tutela. Il questore aveva rassicurato Mazzanti con la conferma della presenza del servizio di ordine pubblico, e affermando che la manifestazione non sembrava indirizzata contro Casapound.

Pictures by Noemi Bisio