8 ott. – La Regione Emilia Romagna inizia la migrazione verso la suite OpenOffice. La prima fase è già partita, e trecento dipendenti della Direzione generale Agricoltura stanno utilizzando i programmi open source che da tempo rappresentano una valida alternativa rispetto a storici software proprietari come la suite Office di Microsoft.
Entro il 2014 tutte le postazioni di lavoro che fanno capo alla Giunta, alle Agenzie e agli Istituti regionali saranno dotate del nuovo software. Da quel momento i documenti prodotti dai dipendenti della Regione saranno “made in open source”, e nello specifico saranno prodotti attraverso il software di videoscrittura di Open Office (Writer), quello di gestione dei fogli di calcolo (Calc) e quello per la produzione di presentazioni e slide (Impress). Con il passaggio ad OpenOffice sarà sostituito il pacchetto a pagamento attualmente presente nelle postazioni dei dipendenti e dei collaboratori regionali con quello gratuito disponibile nel software libero. L’investimento previsto è di 220 mila euro, destinati alla messa a punto delle procedure di gestione e installazione e alle attività di formazione e supporto agli utenti; l’operazione consentirà di risparmiare 2 milioni di euro, che sarebbero stati necessari per rinnovare con l’attuale fornitore privato le circa 3.200 licenze in scadenza entro il 2014. Inoltre il passaggio ad OpenOffice faciliterà l’uso di formati aperti e standard per il salvataggio e lo scambio di documenti, in linea con le indicazioni normative.
«Risparmiare senza rinunciare a dotazioni tecnologiche d’avanguardia, necessarie per una pubblica amministrazione che voglia perseguire gli obiettivi irrinunciabili di efficienza ed efficacia nell’organizzazione del lavoro e nell’erogazione dei servizi ai cittadini. Con l’acquisizione del nuovo pacchetto abbiamo compiuto un ulteriore passo verso il raggiungimento di questi obiettivi», sottolinea l’assessore regionale allo Sviluppo delle risorse umane e organizzazione Donatella Bortolazzi.
La scelta di compiere la migrazione, assunta con delibera di Giunta, è frutto di un percorso che ha contemplato attività di scambio e confronto con altre amministrazioni italiane ed europee e ha coinvolto direttamente i dipendenti dell’Ente: un questionario proposto sulla rete interna Internos e compilato da 2.500 utenti ha permesso di raccogliere dati utili sulle applicazioni più usate (i cosiddetti software di produttività individuale) e sulle necessità evidenziate.
Con il passaggio ad OpenOffice la Regione compie dunque un passo avanti nell’applicazione del “Codice dell’amministrazione digitale”, approvato con decreto legislativo il 7 marzo 2005, che impegna le pubbliche amministrazioni ad utilizzare con le modalità più appropriate le tecnologie dell’informazione e della comunicazione. In particolare, una delle disposizioni contenute nel documento richiede di valutare l’offerta di programmi a codice sorgente aperto nello sviluppo, acquisizione e riuso dei sistemi informatici.
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