La prima volta dei Cheatahs… in acustico

La band di stanza a Londra va unplugged per la prima volta in assoluto: due brani in una versione unica che non ascolterete altrove

La prima volta dei Cheatahs… in acustico

6 mag. – Talvolta capita che le band che conoscono RCdC siano propense a farci dei regali: inediti, coconduzioni speciali, eccetera. Ma succede anche che musicisti che mai abbiamo ospitato prima nei nostri studi decidano di sorprenderci mettendosi alla prova. A metà dello scorso mese siamo stati davvero colpiti dai Cheatahs, band che ha esordito a febbraio con il primo disco, un self titled, dopo qualche ep che l’ha preceduto. I quattro fanno musica energica, diretta: c’è chi li ha associati allo shoegaze, chi all’alt-rock americano dei primi ’90, ma di certo è che le canzoni del gruppo sono elettriche. E invece i Cheatahs hanno deciso di fare la loro prima session acustica in assoluto proprio nei nostri studi, nella puntata del 16 aprile di Maps.

Di stanza a Londra, Dean Reid, James Wignall, Marc Raue e Nathan Hewitt non sono tutti britannici. “Nessuno che vive a Londra è di Londra”, hanno detto ai nostri microfoni il canadese Nathan e il britannico James, che hanno raccontato ai nostri microfoni come la band sia nata, da un’amicizia tra i due, che si è trasformata nella volontà di fare musica insieme anche grazie all’incontro con quelli che poi sarebbero diventati gli altri due componenti della band.

Tra un brano e l’altro, presi dal disco di debutto, i nostri ospiti hanno discusso della questione dei generi musicali, ponendosi in una prospettiva molto precisa: “Facciamo la musica che ci piace ascoltare“, senza alcuna preoccupazione per le etichette. Insistendo, però, abbiamo colto un’espressione, ambient punk, che è interessante e evocativa della musica dei Cheatahs. Quello che però sentirete in questa session davvero speciale di Maps è qualcosa di unico. Per chi di voi conosce i brani della band sarà una bella emozione sentirne l’ossatura, grazie alla versione con due chitarre acustiche e due voci. Per gli altri sarà un modo decisamente diverso per conoscere una delle band britanniche più chiacchierate del momento.