La Giornata della Memoria, a Bologna
Il 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico, ma anche delle altre minoranze, degli omosessuali e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.
Anche Bologna ricorda
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Il 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico, ma anche delle altre minoranze, degli omosessuali e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.
Anche Bologna ricorda.
A Palazzo Malvezzi il Consiglio Provinciale si riunirà in seduta solenne insieme al comune di Bologna. Per l’occasione il presidente del Consiglio Provinciale Virginio Merola presenterà il documentario “Viaggio a Mauthausen” con le testimonianze degli studenti che lo scorso anno hanno partecipato alla visita al campo di sterminio.
Al Museo ebraico il 27 gennaio è l’ultimo giorno in cui potrete osservare i lavori del pittore “giusto” Luigi Varoli, per ricordarlo non solo come l’artista , ma come coraggioso animatore di una catena di solidarietà che ha consentito, durante l’ultima guerra di dare rifugio e salvezza a profughi ebrei ma non solo, provenienti da varie parti d’Italia, portandoli a Cotignola, suo paese natale.
Alle 9,30 nel centro civico del quartiere Saragozza in via Pietralata potrete partecipare alla commemorazione in ricordo della Scuoletta Elementare Speciale Ebraica di Bologna istituita dal regime fascista dopo le leggi razziali del 1938
Se passate per le vie del ghetto ebraico, poi, vi potrebbe capitare di incrociare i ragazzi dell’ultimo anno del liceo Fermi impegnati come attori in un percorso narrativo per raccontare La Memoria dei Giusti. Un modo per fare memoria attraverso il teatro in modo che le storie e le parole rivivano, prendano forma e diventino capaci di coinvolgere. Col teatro faranno memoria anche i ragazzi delle scuole Guercino e Leonardo da Vinci al circolo Benassi alle 9.30 insieme all’associazione Guitti Teatro
Al Chiostro del Complesso di San Giovanni in Monte, un’altra mostra “1938: le leggi “razziste” e gli studenti stranieri ebrei all’Università di Bologna”, allestita martedì la potrete visitare fino al 27 gennaio.
Avrete tempo invece fino al 25 febbraio per andare a visitare all’Archiginnasio l’esposizione dedicata a La Shoah in Europa: vi racconterà il clima storico-politico in cui nasce il regime nazista e l’evolversi della politica antisemita dalla discriminazione dei diritti alla persecuzione delle vite. Le tappe principali del processo di distruzione delle comunità ebraiche in Europa fino alla liberazione con la scoperta dei crimini commessi, il problema del rientro per i sopravvissuti e i processi ai criminali.
A Bologna, invece, ed in particolare alle Caserme Rosse è dedicato il film documentario di Danilo Caracciolo e Roberto Montanari che verrà proiettato in nella saletta multimediale di Salaborsa alle 11 alla presenza di uno degli autori. Per ricordare che dopo l’8 settembre 1943, la caserma allievi ufficiali dell’esercito italiano di via Corticella venne occupata dai tedeschi e trasformata in un campo di concentramento e di smistamento, prima dei militari italiani arrestati in varie parti della provincia e poi dei civili rastrellati in varie regioni del nord Italia: 36.000 persone. Il documentario racconta storie di solidarietà fra i prigionieri e chi svolgeva attività nel campo ma anche le ipotesi di fucilazioni di massa e fosse comuni.
Alle 17 alla Feltrinelli International di via Zamboni 7b verrà presentato il libro Nonostante Auschwitz con l’autore Alberto Burgio che, insieme a Desi Bruno, Dianella Gagliani e Dario Melossi, farà una riflessione sull’evidente ritorno dell’ideologia razzista.
Ancora alle 17 un appuntamento per i più piccoli allo spazio Bradipo in Galleria Ronzani a Casalecchio di Reno: letture in occasione della Giornata della Memoria per bambini dai 6 anni, la storia di una ragazzina Anne che aveva tredici anni, ma non scendeva mai in cortile a giocare e dietro il lucernario della soffitta stava Curva a scrivere fitto fitto. E poi la storia di Adolf, un bambino con ciuffetto e prematuri
baffetti neri che non è ben accetto in casa e nemmeno in paese e che fugge nel bosco, dove incontra una vecchia che gli racconta la storia dei crimini compiuti da Hitler, a cui lui fisicamente tanto somiglia.
Un’iniziativa che guarda al mondo del digitale è quella della Fondazione Istituto Gramsci che pubblica sulle pagine del proprio sito iger.org alcuni capitoli del libro di Pelagia Lewinska, Vingt mois à Auschwitz, edito a Parigi già nel 1945. Il volume è conservato presso la Biblioteca della Fondazione ed è la testimonianza drammatica di una superstite internata ad Auschwitz. Il libro viene presentato in forma digitale con una introduzione di Gianni Sofri.
A conclusione della giornata alle 20 potete visitare all’XM24 in via Fioravanti 24 la mostra multimediale “I due Wood”, con due documentari originali degli sbarchi in Normandia e ad Anzio, restaurati dal centro studi Cipes Milano. I due Wood sono due zingari che nell’esercito inglese hanno partecipato alla seconda guerra mondiale in Europa.
La sera, poi al circolo Arcigay il Cassero alle 21 verrà ricordato con una conferenza Aldo Mieli pioniere degli studi moderni sulla sessualità che ha rivelato in tempi precoci la propria omosessualità, per cui ha subito numerose discriminazioni fino ad essere costretto a lasciare l’Italia durante il
fascismo.
Arcigay il Cassero e Arcilesbica vogliono però anche ricordare lesbiche, gay e persone transessuali perseguitate dal nazifascismo con un appello alla mobilitazione per due ragazzi iraniani condannati alla lapidazione perché omosessuali. Un modo perché la Memoria non sia solo tramandare il ricordo degli orrori del nazifascismo, ma anche rendere questo ricordo deterrente solido e concreto al ripetersi di quelle violenze.