5 apr. – L’iniziativa era nata per protestare contro il taglio del Fondo Unico per lo Spettacolo, ma artisti, ricercatori, docenti, lavoratori e studenti non hanno fatto marcia indietro dopo il ripristino del finanziamento da parte del Governo. “La crisi culturale che sta colpendo la nostra città è iniziato molto prima del taglio al Fus”, hanno spiegato, e quello che chiedono è “un’investimento e non un finanziamento alla cultura”.
“Uscire dal cono d’ombra che ha colpito tutta la città: dalla lirica alla cultura underground” è questo l’intento degli organizzatori che vanno dai lavoratori cognitivi e della comunicazione CGIL agli studenti di Bartleby, ai Bibliotecari Necessari colpiti dai tagli alle biblioteche, dai Docenti Preoccupati all’Assemblea delle Scuole. Mercoledì 6 aprile da piazza Verdi al foyer del Teatro Comunale vogliono fare una “giornata di promozione attiva della cultura e dei saperi”: dalle 18 i Docenti Preoccupati faranno una lezione-spettacolo per esporre gli effetti della riforma Gelmini dell’Università, poi uno spettacolo di danza con la compagnia Fattoria Vittadini, a cui seguirà Ivano Marescotti; la giornata si chiuderà con una serie di concerti in piazza Verdi.
Maurizio Matteuzzi è un “docente preoccupato” che insegna filosofia e teoria dei linguaggi docenti proccupati post
Il programma:
Ore 18.00
Presentazione inizitiva “Illuminiamo la città”
A seguire
Lezione-spettacolo (Maurizio Matteuzzi)
Letture tratte da testi di Simon Weil (Bologna al Bivio)
Spettacolo di danza (Compagnia Fattoria Vittadini)
Intermezzo musicale (Quartetto di Saxofoni ‘900)
Spettacolo di Ivano Marescotti
Ore 21.30
Live concert:
Piccola Banda Brigante (folk)
Laradura (indie)
Tubax (indie)
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