La Cgil verso un “Primo maggio separato”
Secondo il segretario bolognese Danilo Gruppi

6 apr. – Secondo il segretario della Cgil di Bologna Danilo Gruppi “Non ci sono le condizioni per una gestione tradizionale del primo maggio”. La Camera del Lavoro potrebbe quindi celebrare la festa dei lavoratori senza Cisl e Uil.
A margine dell’assemblea dei delegati al Teatro Comunale Gruppi ha detto che “Sarebbe un atto di ipocrisia rispetto alla situazione, perché agli atti ostili che ci sono stati nei nostri confronti non potremo che reagire”. Al centro della spaccatura ci sarebbero temi nazionali come l’esclusione della Cgil dall’accordo di Mirafiori, ma anche a vicende bolognesi come la trattativa per il contratto integrativo della Fiera. Cgil e Cisl si sono scontrate duramente sull’accordo firmato dalla sola Cgil con l’ex-segretario della camera del lavoro Duccio Campagnoli, ora consigliere delegato dell’Expo. “Siamo stati descritti come un sindacato giallo incombutta con Campagnoli” ha detto Gruppi.
Il segretario Cgil però non chiude completamente la porta e aggiunge che “un atto riparatore rispetto a questi toni offensivi” sulla Fiera, magari condito da qualche distinguo rispetto alle posizioni assunte a livello nazionale da Cisl e Uil, potrebbe convincere la Cgil ad abbandonare l’idea di celebrare da sola il primo maggio.
Intanto Gruppi conferma di aver chiesto per la festa dei lavoratori l’utilizzo di piazza Maggiore, piazza Nettuno e piazza VIII agosto. “Non sfrattiamo nessuno – puntualizza – il primo maggio è la festa dei lavoratori che andranno dove riterranno giusto andare”.
A far pensare alla possibilità di una piazza separata è anche la convocazione di una conferenza stampa della Cisl per domani alle 12, in cui, secondo il comunicato verranno presentate proposte, valutazioni e riflessioni sulla tradizione della festa del primo maggio, “a fronte anche delle decisioni prese dalle altre organizzazioni sindacali”.