5 set. – La Cgil sta pensando di convocare a inizio autunno uno sciopero generale contro le politiche del governo Monti. Lo ha confermato la segretaria generale, Susanna Camusso, oggi a Bologna per l’assemblea dei delegati. Ad invocare l’astensione dal lavoro era stato il segretario della Camera del Lavoro, Danilo Gruppi: “Uno sciopero generale per l’autunno, da preparare meticolosamente con una campagna straordinaria di assemblee in ogni luogo di lavoro e nel territorio, per costruire orientamento e dare forza alla nostra proposta di cambiamento”.
Le richieste della Cgil al governo dei tecnici sono: “un piano straordinario per l’occupazione”, un “nuovo fisco” e il varo di una patrimoniale, la modifica del nuovo regime previdenziale. “Quali politiche si fanno per rimettere in moto la creazione di lavoro in questo paese” è il punto centrale su cui il sindacato chiede conto al Governo. Per questo, dopo lo sciopero generale del pubblico impiego, convocato per il 28 settembre, il direttivo nazionale della Cgil dovrà affrrontare il nodo sciopero generale. “Non lo abbiamo mai escluso” dice Camusso, che si augura che possa essere unitario e cioè che in piazza scendano anche Cisl e Uil.
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