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Italia-Italie. Nato a Nazareth, assessore a Palermo: “La cultura è uno strumento di inclusione”

Foto pubblicata da Sicilia Queer filmfest

23 lug. – “Sono nato in Terra Santa, ho 39 anni, sono arrivato in Italia 20 anni fa come studente di Medicina. Sono specializzato in Medicina Generale, sono stato per tre anni il presidente della prima Consulta delle Culture del comune di Palermo, l’organismo politico che rappresenta gli immigrati residenti in città, e dal marzo di quest’anno sono l’assessore alle Culture del Comune“. È un corposo elenco di attività, incarichi e responsabilità, quello che stila Adham Darawsha quando cerca di riassumere il percorso che lo ha portato fino a qui. Lui che si era trasferito in Italia a 20 anni per studiare, si è ritrovato alla fine a scegliere “questo Paese, le sue abitudini, la sua gastronomia”, ottenendo la cittadinanza italiana nel 2017 e sapendo che ora c’è un luogo che può chiamare “casa” e quello è Palermo. “Sono un italiano d’adozione, nella mia terra d’origine sono sempre andato in visita, mi è rimasto solo il passaporto israeliano”, racconta.

Darawsha si è fatto conoscere prima come presidente della Consulta delle Culture, organismo nato nel 2013 ed eletto dagli immigrati, ed è stato poi chiamato dal sindaco Leoluca Orlando per ricoprire l’incarico di assessore alle Culture. “Sono molto impegnato nell’usare la cultura come strumento di inclusione sociale“, spiega, presentando esempi concreti: il Festino di Santa Rosalia e la performance artistica che ha visto la partecipazione di persone straniere e detenuti; il coinvolgimento della cittadinanza nelle feste della comunità Tamil; gli eventi multiculturali organizzati nei musei. La sua ricetta per suscitare interesse nelle persone è “mettere insieme le esigenze di una comunità con le risorse culturali”. Per questo secondo l’assessore la sinistra – lui è tesserato Pd – “deve cominciare a ragionare sulla società in quanto tale”, senza “spezzettarla”, come si sta cercando di fare a Palermo: “Noi non si combattiamo solo per i diritti degli immigrati, perché il diritto è un tema universale”. Senza però dimenticare una battaglia fondamentale: riformare la legge sulla cittadinanza.

Italia-Italie è il programma che vi racconta le tante culture e comunità che compongono il tessuto sociale italiano, per dare voce a chi l’Italia la fa ogni giorno. In versione estiva, in onda tutti i martedì e i giovedì dalle 11.30 sulle frequenze di Radio Città del Capo (a Bologna Fm 94.700 e 96.250), in streaming online e tramite l’app TuneIn.

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