Istituzione scuola. Merola a Sel: “Non ci stanno? E’ uguale”

Bologna, 3 giu. – Dopo le elezioni europee aveva detto di non voler accettare più veti dai suoi alleati. Oggi, in conferenza stampa, Virginio Merola ha indicato uno dei campi dove la giunta andrà avanti comunque, con o senza il voto favorevole di Sinistra Ecologia e Libertà.

“Con l’istituzione scuola assumeremo a tempo indeterminato 300 precari – spiega il sindaco – Non si esternalizza, non si privatizza, sono del Comune di Bologna, sono dipendenti comunali. Resistenze ulteriori? E’ puro corporativismo. Sel ci sta? Spero di sì. Non ci sta? E’ uguale, ce ne faremo una ragione”. “Questo – aggiunge Merola – per noi è un punto dirimente. Non torneremo indietro”. Sulla delibera licenziata dalla giunta e che porterà all’attivazione dell’istituzione scuola entro settembre 2014 il primo cittadino intende dunque misurare la tenuta della sua maggioranza. “Ognuno si assumerà le proprie responsabilità. Basta con una discussione inutile e non fondata su argomenti veri”.

Merola ha voluto anche chiarire il tema del contratto che sarà applicato ai nuovi assunti, una volta attiva l’istituzione (non prima di settembre 2014, probabilmente dal 2015 in poi). “Affronteremo anche il tema del contratto – dice il sindaco – In questo paese è rimasto solo il Comune di Bologna e quello di Firenze ad applicare il contratto scuola, e i sindacati lo sanno da tempo. Se si potrà applicare il contratto scuola senza essere denunciati alla Corte dei conti lo applicheremo. Altrimenti faremo accordi integrativi con i sindacati e applicheremo il contratto degli enti locali. C’è una questione da sottolineare: senza istituzione non si potrà assumere. No istituzione? No assunzioni”. Dalle decisioni future saranno escluse le assunzioni già programmate nel 2014, e cioè 53 educatrici dei nidi bolognesi e 74 educatrici provenienti da Asp Irides.

L’istituzione avrà un presidente, un direttore e un consiglio di amministrazione che dovrà approvare un bilancio annuale. Il bilancio dovrà essere votato dal Consiglio comunale, e così il Piano di programma. Riguarderà tutta l’area 0-6 anni, avrà autonomia organizzativa rispetto al Comune “ma sarà un’articolazione interna al Comune – sottolinea Merola – Non c’è niente di più interno e pubblico, non si esternalizza né si privatizza”. L’idea è quella di allargare gradualmente l’ambito dell’istituzione e passare dal personale che si occupa di 0-6 a tutto il comparto educativo gestito dal comune fino ai 18 anni. “Cominciamo con nidi e scuole d’infanzia. Il tema di avere un’istituzione che in generale si occupa di temi educativi è centrale. Vogliamo un luogo autonomo, dedicato, forte, di rilancio del settore scuola”. L’idea è dunque quella di estendere l’ambito dell’istituzione ai servizi comunali che si occupano di integrazione scolastica e di nuove tecnologie. “Penso agli adolescenti e al loro uso di internet, ma anche ai nuovi arrivati. In città abbiamo bambini di 120 differenti paesi”.

Le reazioni politiche. “Non resta che constatare che stanno mettendo le mani sulla scuola di Bologna con idee tutt’altro che chiare”, commenta su facebook il consigliere a 5 Stelle Marco Piazza. Piazza fa notare come tempo fa Mauro Cammarata, direttore del settore entrate del Comune, ha detto che “la deroga per le istituzioni serve esclusivamente per i vincoli sulle assuzioni, su cui non abbiamo problemi”.I 5 Stelle, spiega Piazza, si stanno orientando verso il ‘no’ alla proposta della giunta. “Chiediamo un anno di tempo per discuterne – C’è troppa conflittualità in città, serve tempo, non 20 giorni e per giunta arrivano dichiarazioni di Merola come quelle che abbiamo sentito oggi. Pensiamo di votare no“.

Sel: “Da Merola dichiarazioni meschine. Vuole un’altra maggioranza?”

Giovanni Stinco @giovannistinco