Bologna, 11 ott. – Marzo Zamperini è morto un anno anno fa, il 13 ottobre 2014. Per ricordarlo Pensatech dedica la sua ultima puntata ad un tema caro al Funky Professor: l’internet delle cose, ovvero connettere alla rete gli oggetti di uso quotidiano, dagli elettrodomestici (e qui Zamperini ci raccontava della sua bilancia) ai più famosi occhiali (es. Google Glass) o orologi (gli Smart Watch).
Secondo Sergio Maistrello (@sergiomaistrello) l’internet delle cose è un grande occasione per poter analizzare e gestire la quantità di conoscenza che è intorno a noi, “gli oggetti fanno molte cose e se potessero parlare ci aiuterebbero a gestire meglio queste informazioni”. Gli Italiani sono “un popolo pieno di contraddizioni”, da un lato ci affascina la tecnologia (e si veda il numero di smartphone in Italia) ma c’è una resistenza all’innovazione. Spesso siamo attorniati da dispositivi elettronici, ma non li usiamo.
Giulio Salvadori (@Giulio__S), Ricercatore dell’Osservatorio Internet of Things, ci ricorda che in Italia ci sono ben 6 milioni di oggetti connessi. In maggioranza per ora è rivolto alle aziende, ma l’internet delle cose si sta diffondendo anche tra i consumatori.
Numeri dati e ricerche dell’Osservatorio Internet of Things
Photo credit: Andyp uk via Photopin CC
Queste le assunzioni che si attendevano da anni. Ora c'è chi non vuole perdere l'occasione…
Questa è la Cascata del Niagara d'Italia a tutti gli effetti. Mai visto nulla di…
Finalmente c'è chi può andare in pensione da 'giovane' e prima dei 60 anni. La…
Questa mazzata per gli italiani non ci voleva: la nuova tassa di ottobre è davvero…
Questa volta si fa sul serio: la scuola di sabato chiude. Era nell'aria da tempo…
Eurospin straccia la concorrenza e fa piazza pulita. Ora il ferro da stiro non serve…