1 dic. – La Procura di Bologna ha chiuso le indagini sull’infortunio mortale che il 21 aprile 2009 costò la vita ad Ahmed Eisa Mohammed Ali’ Mousa, l’operaio egiziano di 32 anni morto sul lavoro alla Almet di via del Carrozzaio, a Bologna. Cinque persone, legali rappresentanti e dirigenti della Almet, nei giorni scorsi hanno ricevuto l’avviso di fine indagine per omicidio colposo, ma anche due ditte (tra le quali l’austriaca Schelling, produttrice del macchinario che ha causato l’incidente). Quel giorno, il giovane Ahmed venne colpito alla nuca da un pezzo di alluminio sparato fuori da un macchinario e che gli ha trapassato il cranio.
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