Inchiesta sulle minacce a Conti. Sentito Bacchiocchi

Prosegue l’inchiesta sulle minacce al sindaco Isabella Conti. Sentito, come teste, l’ex sindaco Aldo Bacchiocchi ora nel gruppo dirigente Pd

Inchiesta sulle minacce a Conti. Sentito Bacchiocchi

Bologna 16 gen.- “Credo di poter dire che San Lazzaro non è un’appendice della Locride”. Così la pensa Aldo Bacchiocchi, sindaco di San Lazzaro di Savena dal 1995 al 2004: nel pomeriggio è stato sentito dagli inquirenti che indagano sulle presunte minacce all’attuale primo cittadino Isabella Conti, dopo la bocciatura del maxi-progetto edilizio a Idice.

Bacchiocchi, ora nel gruppo dirigente del Pd della cittadina alle porte di Bologna, è stato raggiunto telefonicamente e ha confermato di essere stato sentito “come persona informata sui fatti” dal Pm Rossella Poggioli e dei carabinieri, nell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Valter Giovannini. Ha riferito di aver affrontato nell’audizione “le problematiche relative al Poc”, il piano operativo comunale di San Lazzaro, sulla cui decadenza dovrà esprimersi il consiglio comunale. E ha detto di aver “molto apprezzato la serietà professionale” di chi lo ha interrogato, “spero – ha aggiunto – di essere stato esauriente”.

Bacchiocchi ha spiegato di aver seguito la vicenda proprio in quanto componente del gruppo dirigente del Pd locale: “Anche senza volerlo sono stato coinvolto”. E cosa pensa della posizione presa dal sindaco Conti? “Rispetto l’autonomia istituzionale del sindaco e la sua sperimentata esperienza amministrativa. E mi auguro che tutto vada per il meglio”. E che idea si è fatto delle pressioni o minacce che Conti avrebbe ricevuto?: “Credo di poter dire – ha risposto – che San Lazzaro non è un appendice della Locride”. Adesso c’è un’inchiesta, ha proseguito “e si capirà se lo siamo oppure no”.

In giornata, a quanto si è appreso, è stato convocato e sentito anche un altro primo cittadino del Bolognese, il sindaco di Castenaso Stefano Sermenghi. Contattato sulla presenza negli uffici della Procura, però, Sermenghi ha riferito di esserci stato per motivi professionali, in quanto di mestiere avvocato e ha negato l’audizione.